Migranti caricati su treni merci dall’Italia alla Germania: due arresti a Como

Migranti, uomini e donne, stipati all'interno di container sui treni come se fossero merci. Così viaggiavano le persone che, dal nostro Paese, cercavano di raggiungere la Germania attraverso la Svizzera e l'Austria. Per poter inseguire il loro sogno di raggiungere i Paesi del Nord Europa i migranti pagavano ingenti somme di denaro ad alcune persone che gestivano il "traffico" di esseri umani, collocando i migranti a bordo di treni merci. Il sodalizio criminale alla base di questo traffico è stato sgominato dall'indagine della squadra mobile di Como denominata "Train 2018". Due le persone arrestate e finite in carcere con l'accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina in concorso tra loro: altre due persone sono al momento irreperibili mentre altri due soggetti sono indagati a piede libero.
I viaggi avvenivano spesso al freddo e in precarie condizioni di sicurezza
A finire in carcere sono stati un magrebino e un centrafricano. Facevano parte della banda che organizzava l'ingresso illegale dei migranti in Germania: diverse centinaia sono le persone che avrebbero pagato ai componenti dell'organizzazione somme comprese tra i 150 e i 300 euro per il loro viaggio della speranza. La banda, grazie alle proprie conoscenze, faceva confluire a Milano gli stranieri provenienti da tutta Italia e desiderosi di raggiungere la Germania. Dal capoluogo lombardo i migranti venivano quindi accompagnati nelle stazioni di Gallarate, Verona e Novara. Nottetempo gli indagati praticavano tagli nei teloni di alcuni container caricati sui treni merci e vi facevano salire i migranti. In questa maniera centinaia di persone sarebbero riuscite a raggiungere la Germania mentre altre sono state fermate dalle forze di polizia tedesca, austriaca e svizzera. I viaggi avvenivano in precarie condizioni di sicurezza, sia per le condizioni climatiche avverse in cui spesso erano costretti a viaggiare i migranti sia perché, come avvenuto in una circostanza, gli squarci praticati nei teloni potevano causare inconvenienti al treno. L'inchiesta della squadra mobile comasca è partita a dicembre 2017, dopo che un cittadino gambiano denunciò di aver dato del denaro a un connazionale dimorante a Como per agevolare il suo trasferimento in Germania.