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Metro 4, a Lorenteggio cantine “espropriate” per i lavori. La società: “Nessun esproprio”

Gli abitanti delle case che si affacciano su un manufatto della metro 4 di Milano, in viale Lorenteggio, si sono visti comunicare temporaneamente l’esproprio delle proprie cantine. Dopo la precisazione della società il chiarimento: si tratta solo dell’occupazione temporanea del sottosuolo per interventi di consolidamento degli scavi.
A cura di Francesco Loiacono
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Prima le brutte notizie, poi la smentita. I residenti nel quartiere Lorenteggio a Milano che abitano sull'omonimo viale venerdì sera, secondo quanto riportato dal Corriere della sera, nelle cassette della posta si sono visti recapitare dalla società Metro 4 un avviso che li informava dell'esproprio temporaneo delle proprie cantine. L'occupazione, motivata molto probabilmente dall'installazione di tiranti che dovranno rendere più stabili gli scavi per realizzare una tratta della nuova metro in costruzione ci sarà, ma non riguarderà in realtà le cantine ma solo il sottosuolo: lo ha comunicato con una nota ufficiale la società M4 Spa.

La precisazione della società: "Nessun esproprio"

Il presidente della società Fabio Terragni ha rassicurato gli abitanti delle vie interessate dai lavori della linea 4: "Non verrà occupata né espropriata alcuna cantina, a differenza di quanto erroneamente diffuso da organi di stampa". Gli avvisi ricevuti riguardano solo l’occupazione temporanea del sottosuolo, così come già avvenuto nei mesi precedenti per i cantieri in altre zone della città. Una notifica prevista dalla legge, in quanto il sottosuolo è di proprietà legale dell’immobile sovrastante, così come è prevista per i proprietari un'indennità per tale occupazione. La porzione di sottosuolo interessata dall'occupazione è quella vicina al "manufatto Lorenteggio 44".

L'ascensore che "sbuca" nel condominio

L'episodio delle cantine, poi smentito, è comunque solo l'ultimo di una serie di contrattempi dovuti alla realizzazione delle metro 4, la nuova linea metropolitana milanese che, a regime (nel 2023) collegherà la parte est della città con quella ovest, dall'aeroporto di Linate (viale Forlanini) a San Cristoforo. Negli scorsi mesi alcuni residenti del condominio di viale Lorenteggio 35 scoprirono che uno degli ascensori della nuova metro sarebbe sbucato davanti al passo carraio del proprio palazzo. Gli abitanti, che si trovarono espropriate alcune porzioni del condominio, protestarono e ottennero una modifica del progetto: il loro ricorso al Tar è ancora pendente. Per ritirarlo aspettano che la situazione si chiarisca completamente.

Lunedì prossimo incontro del Comitato Foppa Dezza Solari

I lavori per la metro 4 sembrano comunque sempre più simili a una corsa ad ostacoli. Altre modifiche erano state ottenute in zona Solari dal comitato Foppa Dezza Solari, che tramite la combattiva presidente Orietta Colacicco è molto attiva nelle "battaglie" contro l'invasività dei cantieri della metro 4. Il Comitato ha comunicato ai suoi iscritti di aver rinviato al 13 dicembre la discussione del proprio ricorso al Tar sul cantiere di Solari, per dar modo al Cipe di pronunciarsi in merito alle modifiche di cantierizzazione già concordate con l’amministrazione comunale. Per lunedì 14 marzo è intanto in programma nella chiesa di San Francesco al Fopponino un incontro pubblico nel quale si discuterà lo stato di avanzamento dei lavori.

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