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Meningite, Ats Bergamo: “Vaccinazione massiva per tutte le persone fino a sessant’anni di età”

Tutte le persone fino a sessant’anni di età saranno vaccinate contro la meningite nei luoghi interessati dai casi di sepsi da meningococco. Lo ha reso noto in un comunicato Ats Bergamo: la decisione è stata presa ieri dopo il vertice in Prefettura convocato dopo il quinto caso di meningite nella zona del Basso Sebino.
A cura di Natascia Grbic
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Vaccinazione massiva contro la meningite. Lo ha deciso Ats Bergamo dopo il vertice di ieri in Prefettura con l'assessore regionale Giulio Gallera, a seguito del quinto caso in poche settimane di sepsi da meningococco nel Basso Sebino, sulla sponde del lago d’Iseo. E così oggi ha diramato il primo bollettino di informazione indirizzato ai sindaci e alle forze dell'ordine, nel quale si dice che saranno vaccinate tutte le persone fino a sessant'anni di età. "Con questo strumento intendiamo aggiornarvi quotidianamente sulle tematiche più importanti – scrive Ats in una nota – per fronteggiare insieme questa evenienza sanitaria che ha colpito il nostro territorio. Con la progressiva attivazione dei vari ambulatori vogliamo costruire attorno ai Comuni dove sono emersi gli episodi di Meningococco di tipo C una prima fascia di sicurezza, vaccinando massivamente la popolazione fino a 60 anni di Castelli Calepio, Adrara San Martino, Adrara San Rocco, Credaro, Foresto Sparso, Gandosso, Parzanica, Predore, Sarnico, Tavernola Bergamasca, Viadanica, Vigolo e Villongo".

Cinque casi di meningite in poche settimane

Cinque casi in poche settimane, tutti nella stessa zona. L'ultimo è stato reso noto ieri e riguarda un ragazzino di sedici anni, ricoverato in condizioni critiche nel reparto di Terapia Intensiva dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo da sabato pomeriggio. Il giovane è arrivato in ospedale sabato pomeriggio con febbre alta, difficoltà respiratorie, stato soporoso: gli esami di laboratorio hanno confermato immediatamente che si trattava di meningite. Solo il venerdì precedente una donna di 48 anni, Marzia Colosio, è morta al Civile di Brescia. Si tratta del secondo decesso dopo quello della studentessa Veronica Cadei, avvenuto lo scorso 3 dicembre. Un'altra ragazza di 16 anni e un operaio di 36 si sono ammalati nelle scorse settimane ma sono poi guariti, e adesso sono fuori pericolo. Secondo il parere dei medici "la vaccinazione, in generale e non solo in questi casi, è uno strumento che riduce la circolazione di virus e batteri", dunque è l'unico modo per prevenire eventuali contagi.

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