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Maxi evasione a Pavia, scoperta ditta edile sconosciuta al Fisco: sequestrati 400mila euro

Una ditta operante nel settore dell’edilizia era completamente sconosciuta al Fisco. Per cinque anni, dal 2014, avrebbe lavorato in nero senza registrare le proprie operazioni commerciali. Due persone sono state denunciate dalla guardia di finanza di Pavia, che ha anche chiesto e ottenuto il sequestro preventivo di soldi e beni riconducibili agli amministratori della società, per un controvalore di circa 400mila euro.
A cura di Francesco Loiacono
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Operava nel campo dell'edilizia dal 2014, ma era totalmente sconosciuta al Fisco. Una ditta edile ha operato in nero per cinque anni, fino al 2018, nascondendo all'Erario tutti i redditi conseguiti. La scoperta della maxi evasione fiscale è stata effettuata dai militari del comando provinciale della guardia di finanza di Pavia nell'ambito dei controlli economici del territorio. Dopo una complessa attività di polizia economico-finanziaria, le Fiamme gialle hanno scoperto la società che operava nel settore dell'edilizia in tutta la Lombardia, ma non aveva mai registrato le operazioni commerciali dal 2014. Un blitz all'interno della ditta ha permesso ai finanzieri di analizzare l’esigua documentazione contabile trovata all'interno: i militari hanno quindi effettuato il riesame dei conti della società e hanno ricostruito tutti i rapporti commerciali tenuti dalla stessa.

Denunciate due persone: sequestrati soldi e beni per 400mila euro

Dopo aver ricostruito l'intero ciclo aziendale i finanzieri hanno documentato un consistente giro d’affari, che era ottenuto anche attraverso l’utilizzo di un meccanismo fraudolento, cioè le indebite compensazioni di crediti tributari inesistenti. Ad esempio, per pagare alcune imposte regionali e i contributi Inps e Inail, la ditta utilizzava crediti del tutto inventati. Alla fine due persone sono state denunciate per omessa dichiarazione, occultamento e distruzione di scritture contabili e anche per l’utilizzo indebito di crediti tributari. Le Fiamme gialle hanno poi chiesto tramite la procura e ottenuto dal giudice per le indagini preliminari di Pavia il sequestro preventivo di soldi e beni nella disponibilità degli amministratori della "società fantasma": il valore dei beni sequestrati è di circa 400mila euro.

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