Marocchino ucciso a colpi di machete a Bergamo, arrestato un 15enne

Un'aggressione brutale a colpi di pistola e fendenti di machete, durante la quale il 30enne Mohamed El Khouman era stato ucciso e suo fratello, Otmane, gravemente ferito. Adesso per quest'episodio, avvenuto mercoledì scorso a Zingonia, in provincia di Bergamo, i carabinieri hanno arrestato un ragazzo di appena 15 anni.
L'aggressione sarebbe stata compiuta per uno "sgarro"
Il giovane, anche lui marocchino e senza fissa dimora, farebbe parte del commando che ha preso parte all'agguato. Al procuratore capo della Procura dei minori di Brescia, che lo ha interrogato nella notte, avrebbe detto di aver aggredito i due fratelli marocchini come ritorsione per le minacce ricevute dalla vittima, Mohamed. Ancora non si sa, però, se quanto avvenuto sia da inserire nel contesto dello spaccio di droga, o se all'origine dell'omicidio vi sia solo uno "sgarro" compiuto da uno dei due fratelli colpiti dal commando. A far propendere per la prima ipotesi sarebbe il luogo in cui è avvenuta l'aggressione, piazza Affari a Zingonia, nota piazza di spaccio e prostituzione.
Del commando, secondo quanto hanno riferito alcuni testimoni, farebbero parte almeno sei o sette persone. Non si sa ancora se il 15enne fermato abbia fatto i nomi di presunti complici.