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Marco Carta, la Procura di Milano fa ricorso contro la mancata convalida dell’arresto per furto

La Procura di Milano ha fatto ricorso in Cassazione contro la mancata convalida dell’arresto del cantante Marco Carta, fermato con un’amica la sera di venerdì 31 maggio perché accusato di aver rubato sei magliette alla Rinascente di Milano, per un valore complessivo di 1.200 euro. Il giudice ha poi deciso di non convalidare l’arresto del 34enne sardo, giudicandolo illegittimo per mancanza di prove. Il vincitore di Sanremo e Amici di Maria de Filippi andrà a processo per furto aggravato in concorso, il procedimento inizierà a settembre.
A cura di Simone Gorla
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La Procura di Milano ha fatto ricorso in Cassazione contro la mancata convalida dell'arresto del cantante Marco Carta, accusato di aver rubato, la sera di venerdì 31 maggio, sei magliette alla Rinascente di Milano per un valore complessivo di 1.200 euro. Il giudice di Milano Stefano Caramellino ha deciso di non convalidare l'arresto del 34enne sardo perché "non può ritenersi legittimo" e di non applicare alcuna misura cautelare. Il cantante è stato comunque rinviato a giudizio per furto aggravato in concorso e andrà a processo dopo l'estate.

Fermato dalla polizia locale insieme a un'amica

Carta, ex vincitore di un'edizione di "Amici di Maria De Filippi" e del Festival di Sanremo 2009, è stato bloccato da un addetto alla sicurezza mentre usciva dai grandi magazzini Rinascente in compagnia di un'amica, la 53enne Fabiana Muscas. I capi di abbigliamento erano stati privati dei dispositivi antitaccheggio. Sulle etichette erano però rimaste delle placchette flessibili che avevano fatto scattare l'allarme. La polizia locale, intervenuta sul posto, ha arrestato Carta a la sua accompagnatrice, finiti poi ai domiciliari in attesa del processo per direttissima.

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Il giudice: Nessuna prova contro Carta

Il 1 giugno Carta e l'amica sono comparsi davanti al giudice, che non ha convalidato l'arresto. La decisione è motivata dal fatto che la ricostruzione dell'imputato, che si dichiara estraneo ai fatti, "non è allo stato scalfita da alcun elemento probatorio contrario" e i vigili che hanno effettuato l'arresto "non hanno visto alcunché dell'azione asseritamente furtiva". Il giudice ha ravvisato quindi una "carenza di gravità indiziaria" che lo ha portato a non convalidare il provvedimento (confermato invece per l'amica ). Una sentenza contro cui ora la Procura si oppone presso la Suprema corte. Il ricorso è firmato dal pubblico ministero Nicola Rossato

L'eventuale colpevolezza dei due sarà discussa in aula, dove saranno molto probabilmente portate come prove le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza. Il legale di Carta, l'avvocato Simone Ciro Giordano. ha affermato comunque che il cantante non ha nulla da temere dalle immagini. L'inizio del processo è fissato per il 20 settembre.

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