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Mantova, il Castello e il Palazzo Ducale restano chiusi a Pasquetta perché mancano i custodi

Il Castello e il Palazzo Ducale sono rimasti chiusi oggi a Mantova a causa della carenza di custodi. Il problema è in una legge nazionale che impone che i dipendenti lavorino solo su base volontaria nelle giornate di chiusura settimanali che coincidono con giorni festivi. Il vice presidente del Senato Calderoli: “Vergognoso e inaccettabile”.
A cura di Francesco Loiacono
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Profilo del centro di Mantova (Wikipedia)
Profilo del centro di Mantova (Wikipedia)

Lo sconcerto e la delusione dei turisti. E poi le polemiche, inevitabili, sul fronte della politica. A Mantova, città patrimonio dell'Unesco e che nel 2016 era stata la Capitale italiana della Cultura, scoppia il "caso Pasquetta". Perché oggi, 2 aprile, il Castello e il Palazzo Ducale sono rimasti chiusi. Cancelli sbarrati a causa del numero insufficiente di custodi che si sono presentati a lavoro: quattro sui venti necessari. Ma coloro che son rimasti a casa non sono lavativi né assenteisti, anzi: una legge del 2016 prevede che le aperture nei giorni di riposo delle strutture (che è il lunedì), in coincidenza con i giorni festivi possano avvenire solo su base volontaria. La serrata di Pasquetta era quindi già nell'aria da diversi giorni: la sorpresa è stata tutta dei turisti, che in questi giorni di festa, complice il bel tempo, hanno affollato la città che diede i natali a Virgilio e fu la roccaforte dei Gonzaga. Ma per sindacati, sindaco e anche per il direttore del museo, Peter Assmann, la situazione era chiara fin da tempo.

Calderoli polemico: "Vergognoso e inaccettabile"

Il primo cittadino Mattia Palazzi, esponente del Partito democratico, aveva cercato invano di trovare una soluzione, proponendo di impiegare al posto dei custodi del museo (che conta una cinquantina di dipendenti) dei lavoratori di una cooperativa. E anche il direttore del museo ha provato a smuovere le acque: "Non è vero che mi sono svegliato solo adesso, è mesi che tratto con il ministero dei Beni culturali per trovare una soluzione", ha detto Assmann. Tuttavia, la paura di una vertenza con i sindacati ha bloccato tutto: troppo "ingombrante", la legge nazionale che regola le modalità di apertura di Castello e Palazzo Ducale. E così, nonostante le file di Pasqua avessero mostrato, qualora ve ne fosse la necessità, l'appeal di Palazzo Ducale sui turisti, a Pasquetta i cancelli sono rimasti sbarrati: "Vergognoso e inaccettabile che una delle nostre maggiori attrazioni turistiche a livello nazionale, un patrimonio artistico che tutto il mondo ci invidia, come Palazzo Ducale a Mantova (città patrimonio Unesco) oggi, in una giornata di grande turismo come questa, non sia visitabile perché mancano i custodi – ha scritto sulla sua pagina Facebook il senatore leghista Roberto Calderoli, vice presidente del Senato – Una vergogna e un danno enorme per Mantova, per la Lombardia e per l'Italia". Chissà se proprio la Lega, qualora riuscisse a governare, si adopererà per cambiare questa legge.

Il sindaco: Non deve più succedere, a tutti chiedo di fare di più

Nel frattempo, sempre su Facebook il sindaco della città ducale Palazzi ha scritto: "Certamente non è stata positiva la chiusura di Palazzo Ducale a Pasquetta. Spesso esaltiamo le potenzialità turistiche della città, ma per diventare a pieno città turistica, bisogna volerlo davvero. Tutti ci devono mettere di più. Non deve più succedere che il più importante hub turistico del nostro patrimonio culturale resti chiuso un giorno come questo. Ne conosco i problemi di organico – ha aggiunto Palazzi – così come mi rendo conto delle difficoltà e dei costi aggiuntivi per tenere aperte le attività, ma a tutti chiedo di fare di più, di fare squadra per Mantova, perché i visitatori che non ci riterranno all’altezza, per un po’ di tempo, rischiamo di non rivederli più. E questo non deve succedere. Alle lamentele si sostituiscano le soluzioni e una maggior intraprendenza. Impegniamoci al massimo insieme, abbiamo un patrimonio unico, una città gioiello. Cerchiamo quindi di diventare ‘bravi gioiellieri’ dandole valore, per portare a casa tutti insieme i frutti che sono di immagine, di reputazione ed economici. Noi continueremo a fare la nostra parte".

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