Mangiano un minestrone alla marijuana: mamma e due figli di 4 e 6 anni ricoverati a Milano
Ancora un caso di bambini piccoli intossicati da sostanze stupefacenti a Milano. L'ultimo episodio, riportato dal "Corriere della sera", è avvenuto sabato scorso. Sfortunati protagonisti due bambini di 4 e 6 anni, che sono finiti all'ospedale San Paolo assieme alla loro mamma. Il motivo, secondo quanto affermato dalla donna, è che si sarebbero sentiti male a casa dopo aver mangiato una zuppa di verdure e carne. Ma le analisi mediche hanno rivelato un'altra verità: i tre sono rimasti intossicati da Thc, il principio attivo della marijuana. Dopo i primi accertamenti i due bambini sono stati trasferiti alla clinica De Marchi in codice giallo, in condizioni definite come stazionarie. Poi, fortunatamente, sia i piccoli sia la loro madre sono stati dimessi.
Non si sa come la marijuana sia finita nella zuppa
Resta da capire come la marijuana sia finita nella zuppa. Secondo quanto ricostruito, in casa lo scorso sabato si trovavano la mamma e i due bambini, oltre a un amico di famiglia ospite da un paio di mesi. Il papà dei bimbi era fuori casa per lavoro. Nessuno degli occupanti dell'abitazione risulta avere precedenti, né essere stato in passato segnalato come assuntore di droga. La madre ha iniziato a cucinare dopo essere tornata dalla spesa: a tavola si sono seduti solo lei e i due figli. Pochi minuti dopo aver mangiato i bimbi hanno iniziato a sentirsi male: subito dopo è toccato anche alla donna. Dopo il trasporto in ospedale e le successive dimissioni, la procura dei minorenni ha disposto una perquisizione in casa, nel tentativo di accertare la situazione abitativa in cui vivono i minori: non è stata però trovata traccia di droga.
L'allarme della procura dei minorenni
Resta l'allarme lanciato dalla procura dei minorenni dopo gli ultimi casi di bimbi intossicati da marijuana e hashish che si sono verificati a Milano: dopo la bimba di poco più di un anno finita in coma a Legnano era toccato a un bimbo di 20 mesi di Sesto San Giovanni e infine a un bambino di 7 anni, nel cui sangue erano state trovate tracce di cannabis: "Le droghe definite ‘leggere', e non si sa fino a che punto lo siano, appaiono ormai sdoganate in molti ambienti, anche se per legge non sono legali – aveva detto il procuratore capo del tribunale per i minorenni di Milano, Ciro Cascone – E questo si traduce di fatto, purtroppo, in una maggiore esposizione dei bambini a sostanze che possono avere effetti anche gravi o gravissimi sulla salute".