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Bimba di un anno in coma per intossicazione da hashish: allontanati i genitori

Emerge una sconcertante verità sul caso della bimba di poco più di un anno che lo scorso 11 settembre finì in coma a Legnano per un’intossicazione da hashish. La piccola non avrebbe trovato e raccolto un pezzo di droga ai giardinetti, ma sarebbe stata esposta per mesi in casa a sostanze stupefacenti anche pesanti. Ai genitori della bimba è stato vietato di avvicinarsi alla figlia.
A cura di Francesco Loiacono
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Non aveva ingerito per caso un pezzettino di hashish trovato nei giardinetti. Ma, per diversi mesi, sarebbe stata esposta a droghe, anche pesanti, all'interno della casa in cui abitava. Questa sarebbe la sconcertante verità sulla vicenda della bambina di poco più di un anno che lo scorso settembre era finita in coma all'ospedale di Legnano, nel Milanese. I due genitori, entrambi italiani e residenti nel Torinese, avevano raccontato che la piccola aveva trovato un pezzettino di hashish in un giardinetto di San Vittore Olona, in provincia di Milano, e che successivamente si era sentita male. In realtà, già una settimana dopo l'accaduto la bimba era stata tolta ai genitori e affidata ai servizi sociali: secondo i giudici del tribunale minorile la piccola correva il rischio concreto di essere "esposta a situazioni di pericolo per condotte trascuranti".

Smentita la versione dei genitori: non potranno avvicinarsi alla figlia

Adesso, dopo le indagini della polizia di Stato di Legnano coordinate dal pubblico ministero di Busto Arsizio Nicola Rossato, la procura bustocca ha disposto per la mamma e il papà della bimba il divieto di avvicinamento alla loro figlioletta, che nel frattempo si è ripresa ed è stata affidata per il momento ai nonni paterni. Le indagini e gli accertamenti medici hanno infatti evidenziato che la bambina per almeno sei mesi precedenti al ricovero sarebbe stata "esposta continuativamente a thc, oppiacei, anfetamina, mdma e ketamina". Lo afferma una nota della questura di Milano, in cui si specifica anche che "gli stessi esami hanno evidenziato la possibilità che cannabis e ketamina siano state ingerite nelle 48 ore che hanno preceduto il ricovero ed il coma, non escludendo che l'assunzione possa essere stata veicolata dal latte materno".

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