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Lotta tra sindacati e azienda all’hub della Sda di Carpiano: oltre centomila pacchi fermi

Dal 18 settembre uno sciopero nell’hub della Sda di Carpiano, nel Milanese, sta provocando gravi disservizi nelle spedizioni gestite dal corriere espresso, che fa parte del gruppo Sda. I sindacati Sol Cobas e Si Cobas si sono spaccati sui termini di un accordo con la nuova cooperativa che gestisce l’hub, dove lavorano 400 persone. Oltre centomila i pacchi fermi a Carpiano.
A cura di Francesco Loiacono
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Da ormai più di dieci giorni il servizio di spedizione di pacchi della Sda, corriere espresso che fa parte del gruppo Poste italiane, è in ginocchio a causa di uno sciopero che coinvolge principalmente uno dei centri di smistamento più importanti dell'azienda, quello di Carpiano, in provincia di Milano. Oltre centomila, ormai, i pacchi inviati da tutta Italia e rimasti fermi nell'hub di Carpiano, dove lo scorso lunedì ci sono state tensioni a causa del tentativo di forzare il blocco dei lavoratori da parte di lavoratori indiretti del gruppo, che a causa dello sciopero stanno vedendo riducendosi il loro lavoro e i relativi guadagni. Per riportare la calma è stato necessario l'intervento dei carabinieri: i sindacati hanno denunciato il ferimento di tre persone.

Lo scontro tra sindacati

Le motivazioni dell'agitazione, iniziata lo scorso 18 settembre e che si è estesa anche ad altri magazzini Sda sparsi in tutta Italia, sono complesse. Tutto è partito da un cambio della cooperativa che gestiva il lavoro all'interno dell'hub di Carpiano. La subentrante (il consorzio Ucsa che ha preso il posto della cooperativa Cpl) ha imposto nuove condizioni che, di fatto, hanno spaccato i sindacati, che hanno iniziato battaglie diverse (e contrastanti) per vedere riconosciute le proprie ragioni. A fronteggiarsi tra loro e con i vertici della società sono i sindacati Sol Cobas (Sindacato operai in lotta) e Si Cobas.

Le ragioni del Si Cobas

Quest'ultimo ha spiegato: "Mentre il Sol Cobas firmava un accordo con la nuova cooperativa Ucsa che prevedeva la riassunzione dei lavoratori senza esenzione dal jobs act,,  il 18 settembre il SI Cobas entrava in sciopero chiedendo il mantenimento delle condizioni precedenti, incluso l’accordo Fedit e la non applicazione del jobs act". Secondo il Si Cobas a nessuno è stato impedito di entrare in azienda, ma solo 120 lavoratori su 400 avrebbero sottoscritto il nuovo accordo. Lo scontro in atto, secondo il Si Cobas, "non è solo tra gli interessi contrapposti di lavoratori salariati contro capitalisti, ma contro varie cricche di dirigenti aziendali che perseguono politiche aziendali confuse e alcune atte a favorire l'interesse personale di qualche dirigente". Il timore è che Sda voglia fomentare il conflitto con il sindacato allo scopo di agevolare l'acquisizione del corriere espresso da parte del colosso Amazon (che secondo un'indiscrezione era interessato all'operazione) "al prezzo più basso possibile e ripulita dal Si Cobas".

Le ragioni del Sol Cobas

Dal suo canto, il sindacato Sol Cobas accusa i colleghi del Si Cobas di voler sabotare un accordo raggiunto con il nuovo consorzio che gestisce l'hub, che secondo loro non prevederebbe nessun licenziamento ma addirittura la riconferma di 43 lavoratori a tempo determinato. Martedì 3 ottobre si è tenuto un vertice in prefettura tra Si Cobas e azienda, mentre all'esterno esponenti del sindacato protestavano contro la "svendita di Sda ad Amazon". Secondo quanto sostenuto dal Sol Cobas, tuttavia, l'accordo raggiunto durante il vertice prevederebbe la riapertura del magazzino di Carpiano "in cambio di licenziamenti e cassa integrazione a go-go".

L'ultima nota dell'azienda Sda: la filiale di Carpiano ancora chiusa

Intanto, però, l'hub di Carpiano resta ancora chiuso. Oggi, 5 ottobre, la Sda ha diffuso un comunicato sullo stato dell'agitazione e sulle ripercussioni sul servizio: "Nonostante il perdurare delle agitazioni sindacali, dalla giornata odierna verranno accettati ritiri di spedizioni composte da più colli", ha scritto l'azienda in una nota apparsa sul sito. Sono stati innalzati i limiti di peso dei singolo colli accettati per la spedizione, fino a un massimo di 30 chili (il pacco deve avere dimensioni massime 150 centimetri, con lato più lungo di 100 centimetri). I colli, spiegano dall'azienda, "dovranno avere forme regolari; non sono ammesse spedizioni contenenti liquidi, piante, espositori, tubi, pneumatici e quanto non gestibile dagli impianti di smistamento automatizzati. Non sarà ancora possibile ritirare i Pallets mono destino. Non sono previste restrizioni per le spedizioni in partenza dalla Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia e destinate in una delle medesime Regioni. La filiale di Milano – Carpiano è chiusa, le relative spedizioni sono gestite dalla filiale di Milano – Buccinasco, eventuali richieste di ritiro in fermo deposito (svincolo) presso la filiale dovranno essere concordate con l’assistenza clienti. Il servizio Internazionale non è soggetto a restrizioni. Sda sta facendo il possibile per limitare i disagi".

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