Lorenzo, il 18enne che ha salvato un bimbo caduto sui binari della metro: “Non sono un eroe”
Si chiama Lorenzo Pianazza, ha 18 anni e frequenta un istituto privato a Varese per prendersi il diploma, con il sogno di entrare nelle forze dell'ordine. È lui l'eroe per caso che ieri pomeriggio ha salvato un bimbo di due anni e mezzo che era caduto sui binari della metro alla fermata Repubblica, a Milano. Ieri il sindaco di Milano, Beppe Sala, dopo che si era diffusa la notizia aveva rivolto un appello all'anonimo salvatore, invitandolo di persona per conoscerlo. Solo in serata, mentre sulla rete e sui social network era partito un tam tam per ritrovarlo, Lorenzo si è reso conto del clamore che il suo gesto aveva suscitato: ha contattato la testata "Milanotoday" alla quale ha rilasciato un'intervista, spiegando cosa gli è passato per la testa in quei concitati attimi.
Mancava un minuto: mi sono detto, salto giù e lo prendo
"All'inizio non avevo capito – ha detto Lorenzo – Mi sono accorto della madre che andava verso i binari gesticolando e poi ho visto altre due o tre persone avvicinarsi". Il bimbo di due anni era infatti sfuggito al controllo della madre, finendo sui binari: "Mancava un minuto all'arrivo della metro – ha spiegato il 18enne – mi sono detto: ‘Salto giù e lo prendo, tanto ce la faccio a risalire. O mal che vada cerco di correre fino alla fine dei binari sperando che la metro si fermi'". Fortunatamente, mentre Lorenzo si calava coraggiosamente sui binari, riuscendo ad afferrare il bimbo e porgendolo alla madre, l'addetta alla cabina di controllo dell'Atm, la 32enne Claudia Castellano, si era accorta di quanto accaduto e aveva tolto il segnale alla stazione, bloccando di fatto i treni in arrivo.
Il lavoro "di squadra" dei due ragazzi ha evitato una tragedia – alla fine il bimbo, portato in ospedale per accertamenti, se l'è cavata solo con un'abrasione al ginocchio. Eppure il 18enne è sorpreso del clamore del suo gesto e non si reputa un eroe: "Ho fatto una cosa che mi sembrava giusto fare, un bambino così piccolo, una mamma disperata… Anche i miei genitori mi hanno detto che sono contenti di me", ha spiegato al "Corriere della sera". In tanti su Facebook gli stanno mostrando gratitudine per ciò che ha fatto: un gesto di eroismo quotidiano che, anche se qualcuno giudica "normale" è avvenuto di fronte a molti altri passeggeri che sono rimasti immobili, forse paralizzati dalla paura. Lorenzo e Claudia, invece, hanno agito d'istinto: il sindaco li incontrerà per "ringraziarli di persona a nome di tutta la città di Milano", mentre c'è chi propone con insistenza di premiarli con l'Ambrogino d'oro.