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Lombardia, la Lega chiede alla Regione di finanziare call-center anti-gender nelle scuole

La Lega nord ha chiesto alla Regione Lombardia di finanziare con 50mila euro un numero verde attivo 24 ore su 24 dove genitori e studenti potranno denunciare quelel scuole in cui vengono insegnate le cosiddette “teorie gender”. Il Pd Pizzul: “Fantasmi che esistono solo negli incubi padani”.
A cura di Francesco Loiacono
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Un call-center per segnalare alla Regione Lombardia tutte le scuole che propongono tra i loro insegnamenti anche la cosiddetta "teoria gender". È la nuova iniziativa che la Lega nord chiede di finanziare a Palazzo Lombardia per permettere "a genitori, studenti e personale scolastico" degli istituti lombardi di segnalare "episodi contrari ai valori della famiglia, con particolare attenzione alla tutela dei minori". Un numero verde "anti gender", attivo 24 ore su 24, che come riporta il quotidiano La Repubblica potrebbe costare alle casse della Regione Lombardia 50mila euro per il 2016. Un emendamento al bilancio 2016-2018, che sarà discusso nel Consiglio regionale, è stato già presentato, a firma del capogruppo leghista Massimiliano Romeo. E ci sarebbe anche l'ok del governatore Maroni, arrivato nel corso dell'ultimo incontro dedicato alla "famiglia naturale" dal titolo "Nutrire la famiglia per nutrire il pianeta", che si è tenuto lo scorso 17 ottobre al Pirellone.

Il Pd Pizzul: "Fantasmi che esistono solo negli incubi padani"

Quella della Lega per le cosiddette "teorie gender" sembra essere una vera e propria ossessione. A ottobre il Carroccio presentò e fece approvare una mozione per "contrastare la diffusione della teoria gender nelle scuole lombarde". A gennaio, invece, si tenne un altro incontro sulla "famiglia naturale", al quale presenziò anche don Mauro Inzoli, sacerdote rinviato a giudizio lo scorso ottobre per violenza sessuale su minori. Senza parlare poi di quei comuni lombardi amministrati da sindaci della Lega nord che hanno fatto scrivere sui cartelli informativi a led scritte contro "l'ideologia gender".

Iniziative e attività forse eccessive se si considera che le "teorie gender" contro cui si batte la Lega non esistono. Le ha smentite ufficialmente anche il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini, ma evidentemente non basta: "Fantasmi che esistono solo negli incubi padani", sintetizza il consigliere Pd Fabio Pizzul. Ma il promotore dell'iniziativa, Romeo, non si scompone: "Vogliamo sapere dove ci sono questi insegnamenti o vengono adottati libri che li promuovono. Una volta individuati gli istituti in questione, la Regione potrà intervenire o chiedere al ministero di muoversi – insiste Romeo -. La nostra è una mozione a favore della famiglia, nucleo fondamentale della nostra società".

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