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Lombardia, i capitreno di Trenord indosseranno delle body cam contro le aggressioni

Da settembre i capitreno e gli altri dipendenti di Trenord, la società partecipata della Regione Lombardia che gestisce il trasporto ferroviario locale, potranno indossare le body cam, particolari microcamere che riprenderanno quanto accade loro durante l’orario di servizio. La sperimentazione, che riguarderà alcune tratte, servirà a contrastare gli episodi di violenza e microcriminalità a bordo dei treni regionali.
A cura di Francesco Loiacono
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Contro gli episodi di violenza e microcriminalità a bordo dei treni regionali lombardi arrivano le body cam. Da settembre i capitreno e gli altri dipendenti di Trenord, la società partecipata della Regione, potranno indossare le particolari microcamere che riprenderanno quanto accade loro durante l'orario di servizio. All'inizio si tratterà di una sperimentazione in vigore solo su alcune tratte: era stata già annunciata lo scorso anno e, dopo la conferma a inizio giugno, adesso ne è stato comunicato l'inizio ufficiale. Fondamentale il via libera del Garante della privacy, chiamato naturalmente a decidere su un'iniziativa che, di fatto, immortalerà potenzialmente tutti gli utilizzatori dei treni regionali. In realtà, le body cam entreranno in funzione solo in situazioni di potenziale pericolo: dopo l'attivazione le immagini registrate dalle telecamere arriveranno direttamente alla sala operativa, i cui addetti a loro volta avviseranno, in caso di necessità, il più vicino presidio della polizia ferroviaria.

L'obiettivo dell'introduzione delle body cam è naturalmente quello di contrastare le aggressioni e gli altri episodi di violenza che avvengono a bordo dei convogli, e che riguardano, come vittime, capitreno che svolgono il loro lavoro – ad esempio controllando la regolarità dei biglietti – o altri viaggiatori. In realtà, come affermato recentemente dall'assessore regionale lombardo alla Sicurezza Riccardo De Corato, il numero di aggressioni è in calo. Ma le body cam potranno magari servire a ridurre ulteriormente le aggressioni e soprattutto a fare chiarezza su episodi (rari, va detto) di presunte aggressioni, che in realtà si rivelano ben altro: esemplare il caso del capotreno che si accoltellò da solo a una mano per dare la colpa a un immigrato col quale, evidentemente, aveva un conto in sospeso.

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