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Lombardia, dal primo gennaio burqa e veli integrali vietati in Asl, ospedali e uffici

Palazzo Lombardia ha approvato la delibera che vieta l’ingresso in tutti gli edifici pubblici regionali alle persone col volto coperto. Si tratta della cosiddetta norma contro burqa e velo integrale, sollecitata dalla Lega: il divieto, che si richiama alla legge nazionale, parte dal primo gennaio 2016.
A cura di Francesco Loiacono
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La giunta della Regione Lombardia ha approvato giovedì mattina la delibera che vieta l'ingresso "a volto coperto" in ospedali, Asl e tutti gli altri edifici pubblici regionali. Si tratta della normativa anticipata dal governatore Roberto Maroni per mettere al bando burqa e ogni tipo di velo integrale dagli uffici pubblici. Una norma sollecitata da un'interrogazione della Lega Nord e che aveva trovato subito il sostegno dell'assessore regionale alla Sicurezza Simona Bordonali e dello stesso governatore.

Il testo si richiama alla normativa nazionale sulla pubblica sicurezza

A comunicare la notizia dell'approvazione della delibera è stato lo stesso Maroni nella conferenza stampa post giunta. Nel testo, in realtà, non c'è alcun riferimento esplicito a burqa o veli, ma solo il richiamo alla legge nazionale sulla pubblica sicurezza che già impone il divieto di andare in giro a volto coperto, salvo però "giustificato motivo". Un'eccezione che potrebbe portare a conflitti tra legislazione regionale e nazionale: finora, infatti, i motivi religiosi sono sempre rientrati tra quelli per i quali il volto può essere coperto.

Per sapere quanto ferrea sarà l'applicazione delle nuove norme regionali, dunque, bisognerà attendere il prossimo primo gennaio 2016: giorno nel quale le restrizioni previste dalla delibera dovrebbero entrare in vigore.

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