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Maroni: “Vieteremo il velo integrale negli ospedali lombardi”. Gli islamici fanno ricorso

Il governatore lombardo Maroni accelera sul divieto di indossare veli integrali all’interno degli edifici pubblici regionali, inclusi gli ospedali: “Dal 10 dicembre le nuove norme”. Gli islamici annunciano ricorso. Critico anche il Pd: “La Lega fomenta una guerra di religione”.
A cura di Francesco Loiacono
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La Regione Lombardia accelera sulla norma contro il velo integrale negli edifici pubblici regionali, inclusi gli ospedali. Ad annunciare l'imminente norma contro niqab, burqa e tutti gli altri veli che rendono difficile il riconoscimento delle persone, dopo che l'argomento era stato affrontato dall'assessore alla Sicurezza Simona Bordonali, è stato il governatore Roberto Maroni. L'esponente del Carroccio ha detto che già nella riunione di giunta fissata per il 10 dicembre la Regione è pronta a varare le nuove norme: "Abbiamo un regolamento che stabilisce le condizioni per entrare negli ospedali – ha detto Maroni a margine di una conferenza col ministro Poletti – il regolamento attuale non prevede espressamente di vietare l’ingresso a chi è mascherato o porta il velo; siccome la legge nazionale c’è, adegueremo il regolamento".

La nuova norma potrebbe entrare in conflitto con le leggi nazionali

La legge nazionale a cui fa riferimento il governatore ha un limite: prevede infatti il divieto di andare in giro a volto coperto, ma salvo "giustificato motivo". La libertà religiosa e i dettami del proprio credo sono elementi che rientrano in questa eccezione, e che potrebbero dunque portare a un conflitto tra le norme regionali e quelle statali. Conflitto che il Caim, Coordinamento delle associazioni islamiche di Milano, è pronto a far valere per opporsi alla norma anti-burqa voluta dalla giunta lombarda. Gli islamici hanno infatti preannunciato che impugneranno il provvedimento, nato da un'interrogazione del consigliere leghista Fabio Rolfi e giustificato in parte da lla necessità di maggiore sicurezza dopo gli attentati di Parigi.

Critico nei confronti dell'annunciata modifica del regolamento il Pd. Il capogruppo al Pirellone, Enrico Brambilla, pur affermando che i democratici non hanno alcuna simpatia per il burqa ha detto che "la Lega sta solo fomentando una guerra di religione". E a proposito dell'argomento sicurezza ha sottolineato, come già evidenziato più volte, che "gli assassini di Parigi, a quanto sembra, non hanno scelto abiti tradizionali ma comodi e anonimi vestiti all'occidentale".

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