Lombardia, dal 18 maggio scatta l’obbligo della misurazione della temperatura al lavoro
Da lunedì 18 maggio in Lombardia ogni datore di lavoro o un suo delegato avranno l'obbligo di misurare la temperatura corporea dei dipendenti che si recano al lavoro. Lo stabilisce una nuova ordinanza, la numero 546 del 13 maggio, firmata dal governatore Attilio Fontana, che va a integrare quanto previsto in materia di protocolli di sicurezza anticontagio per le attività professionali dal Dpcm (Decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri) dello scorso 26 aprile.
Cosa succede ai lavoratori con temperatura superiore ai 37,5 gradi
Il controllo della temperatura sui dipendenti dovrà avvenire anche qualora durante l'attività lavorativa il lavoratore mostri sintomi riconducibili al Covid-19, come raffreddore, tosse o congiuntivite. Se la temperatura sarà superiore a 37,5 gradi centigradi al dipendente in questione non sarà consentito l'accesso o la permanenza sui luoghi di lavoro: la persona in questione dovrà essere isolata e non si dovranno recare al pronto soccorso o nelle infermerie della ditta, mentre il titolare tramite il medico competente o l'ufficio del personale dovrà informare subito l'Agenzia per la tutela della salute (Ats).
L'ordinanza, che resterà valida fino al 31 maggio, "raccomanda fortemente" la rilevazione della temperature anche ai clienti o agli utenti prima dell'accesso nella sede aziendale. Anche in questo caso a coloro che avranno più di 37,5 gradi non dovrà essere consentito l'accesso, e li si dovrà informare della necessità di contattare il proprio medico. Nell'ultimo punto l'ordinanza raccomanda fortemente al datore di lavoro e ai dipendenti anche l'installazione e l'utilizzo della app "AllertaLom" di Regione Lombardia, con la compilazione del questionario "CercaCovid" che consente di tracciare coloro che presentano sintomi riconducibili al coronavirus. La necessità di rilevare la temperatura corporea sui luoghi di lavoro era stata annunciata dall'assessore al Welfare Giulio Gallera già lo scorso 7 maggio: diventerà però obbligatoria soltanto 11 giorni dopo.