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Covid 19

Lombardia, da oggi 22 giugno non è più obbligatorio indossare i guanti sul trasporto pubblico

Entra in vigore da oggi l’ordinanza firmata sabato 19 giugno dal presidente della Regione Attilio Fontana che revoca, per i cittadini lombardi, l’obbligo di indossare i guanti sui mezzi del trasporto pubblico. Invariate invece le altre direttive, come il distanziamento sociale, l’accesso contingentato e l’obbligo di coprire le vie aree con una mascherina o altri indumenti.
A cura di Filippo M. Capra
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Niente più guanti sui mezzi del trasporto pubblico lombardo. Decade da oggi, lunedì 22 giugno, l'obbligo di vestirli in Lombardia grazie ad un'ordinanza firmata nella serata di sabato 19 giugno dal presidente della Regione Attilio Fontana che, in virtù del fatto che "l'epidemia risulta a oggi essere sotto controllo", ha anticipato la scadenza inizialmente fissata per il 31 agosto prossimo.

Permane l'obbligo di indossare la mascherina

Con l'ordinanza, tuttavia, non è stato revocato l'obbligo di indossare una mascherina o un indumento che copra il volto e le vie aeree per continuare a proteggersi e a proteggere gli altri dal Coronavirus, sia sui mezzi pubblici che ogni qualvolta ci si trovi fuori di casa. Tale obbligo non vale solamente per tutti coloro che effettuano attività fisica, durante l'esercizio, i bambini sotto ai sei anni, e gli individui che soffrono di patologie tali per cui indossare una mascherina sarebbe dannoso. All'interno dei mezzi pubblici permane poi l'obbligo di distanziamento sociale, con accessi contingentati e a numero chiuso.

Divieto di vendita ad asporto di alcolici

Le buone notizie in Lombardia circa una riduzione della diffusione del contagio sono confermate dal trend positivo dei bollettini dell'ultimo mese, oltre che al calo dell'indice Rt che ora si attesta a 0,82. Nonostante ciò, però, in Regione si mantiene alta l'attenzione per evitare di essere sopraffatti da una eventuale seconda ondata. In città come Bergamo e Pavia, e prima ancora Milano, è entrata in vigore un'ordinanza che vieta la vendita di bevande alcoliche ad asporto e il relativo consumo negli spazi pubblici nelle ore serali e notturne. Così facendo, i sindaci dei due capoluoghi di provincia vogliono evitare che la gente si ammassi nei giorni dell weekend fuori dai locali o nei parchi pubblici. A Bergamo, è stato infatti notato che dalle 19 della sera del venerdì erano molti quelli che per prendere parte alla movida non rispettavano le misure di sicurezza imposte per l'emergenza Coronavirus.

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