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Covid 19

Lombardia, dal 22 giugno cade l’obbligo di indossare guanti sui mezzi del trasporto pubblico

Da lunedì 22 giugno, in Lombardia, cadrà l’obbligo di indossare i guanti sui mezzi del trasporto pubblico. A stabilirlo è un’ordinanza firmata dal presidente della Regione Attilio Fontana che però obbliga i cittadini ad indossare sempre la mascherina ogni qualvolta uscissero di casa. Fatto salvo per chi fa attività sportiva.
A cura di Filippo M. Capra
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Foto Fb: Samuele Piscina
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Il presidente della Lombardia Attilio Fontana ha firmato una nuova ordinanza nella serata di oggi, venerdì 19 giugno, con la quale revoca l'obbligo di indossare i guanti sui mezzi del trasporto pubblico a partire da lunedì 22 giugno.

Permane l'obbligo di indossare la mascherina

Nell'ordinanza si legge che in virtù del fatto che nella regione lombarda "l'epidemia risulta a oggi essere sotto controllo", il governatore ha assunto tale decisione anticipando la scadenza della precedente fissata per il 31 agosto prossimo. La nuova direttiva non revoca, tuttavia, l'obbligo di rispettare le misure di sicurezza sul trasporto pubblico per evitare una nuova diffusione del contagio da Coronavirus. In Lombardia, poi, al contrario di altre regioni meno colpite, resta in vigore l'obbligo di indossare una mascherina o un indumento a protezione delle vie aree ogni qualvolta si esca di casa. Quindi anche all'aperto. Le uniche eccezioni consentite riguardano i cittadini che effettuano attività sportiva, durante la quale possono non indossarla, bimbi sotto ai 6 anni di età e persone le cui condizioni di salute impongono libertà all'altezza delle vie aree.

A Pavia e Bergamo divieto di vendita di bevande alcoliche

Nonostante l'indice di contagio Rt in Lombardia sia sceso a 0,82, l'attenzione deve mantenersi ancora alta per scongiurare una seconda ondata. Per questo motivo, comuni come Pavia e Bergamo hanno emanato ordinanze tali per cui non è possibile vendere bevande alcoliche ad asporto. La movida ai tempi del Covid è bannata, poiché in diverse occasioni si sono registrati assembramenti giudicati pericolosi al fine della diffusione del contagio.

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