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Lombardia, consigliere leghista “spiega” il gender: “Un uomo si sveglia al mattino e si sente donna”

“Un uomo si può svegliare al mattino, si sente donna e nonostante geneticamente resta uomo diventa donna”. Così il consigliere regionale leghista della Lombardia, Giacomo Basaglia Cosentino, ha “spiegato” cosa sarebbe la fantomatica teoria gender. In Aula si discuteva delle diciture “genitore 1″ e genitore 2” sui moduli regionali. Dura la replica del M5s: “Non è la dicitura su un modulo burocratico a qualificare l’impegno, la dedizione e l’amore di un genitore, sono pippe mentali di noi politici quando i cittadini ci chiedono ben altro”.
A cura di Francesco Loiacono
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"Bentornati nel Medioevo". Così il MoVimento 5 stelle ha commentato lo scambio avvenuto ieri nell'aula del Consiglio regionale della Lombardia, dove si discuteva di una mozione per non far comparire sui moduli regionali le diciture "genitore 1" e "genitore 2" diverse da "padre" e "madre". La mozione è stata presentata dalla lista Fontana, vicina al governatore leghista della Lombardia, per evidenziare "la necessità di valorizzare la figura della mamma e del papà nonché dell'uomo e della donna, in contrasto con la teoria gender che sta avanzando soprattutto in alcune parti del mondo, secondo la quale il sesso biologico è slegato dal genere", ha detto il consigliere leghista Giacomo Basaglia Cosentino. Lo stesso ha poi spiegato con un esempio cosa sarebbe secondo lui la fantomatica teoria gender: "Quindi un uomo si può svegliare al mattino, si sente donna e nonostante geneticamente resta uomo diventa donna. Una teoria assurda che va contro lo sviluppo naturale della società".

Dura la replica del consigliere del MoVimento 5 stelle Massimo De Rosa: "Non è la dicitura su un modulo burocratico a qualificare l’impegno, la dedizione e l’amore di un genitore. E di certo nessuno di qualunque orientamento sessuale si scandalizzerà se c'è scritto ‘genitore 1' o ‘genitore 2' oppure ‘padre' e ‘madre'. Forse si scandalizzano quando ci occupiamo di queste cose che sono pippe mentali di noi politici quando i cittadini ci chiedono ben altro, ci chiedono di avere più tempo per la famiglia". La mozione alla fine è stata rinviata in commissione Affari istituzionali con 47 voti favorevoli al rinvio: i consiglieri Cinque stelle al momento del voto hanno abbandonato l'aula del Pirellone.

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