Lombardia, consigliere leghista “spiega” il gender: “Un uomo si sveglia al mattino e si sente donna”
"Bentornati nel Medioevo". Così il MoVimento 5 stelle ha commentato lo scambio avvenuto ieri nell'aula del Consiglio regionale della Lombardia, dove si discuteva di una mozione per non far comparire sui moduli regionali le diciture "genitore 1" e "genitore 2" diverse da "padre" e "madre". La mozione è stata presentata dalla lista Fontana, vicina al governatore leghista della Lombardia, per evidenziare "la necessità di valorizzare la figura della mamma e del papà nonché dell'uomo e della donna, in contrasto con la teoria gender che sta avanzando soprattutto in alcune parti del mondo, secondo la quale il sesso biologico è slegato dal genere", ha detto il consigliere leghista Giacomo Basaglia Cosentino. Lo stesso ha poi spiegato con un esempio cosa sarebbe secondo lui la fantomatica teoria gender: "Quindi un uomo si può svegliare al mattino, si sente donna e nonostante geneticamente resta uomo diventa donna. Una teoria assurda che va contro lo sviluppo naturale della società".
Dura la replica del consigliere del MoVimento 5 stelle Massimo De Rosa: "Non è la dicitura su un modulo burocratico a qualificare l’impegno, la dedizione e l’amore di un genitore. E di certo nessuno di qualunque orientamento sessuale si scandalizzerà se c'è scritto ‘genitore 1' o ‘genitore 2' oppure ‘padre' e ‘madre'. Forse si scandalizzano quando ci occupiamo di queste cose che sono pippe mentali di noi politici quando i cittadini ci chiedono ben altro, ci chiedono di avere più tempo per la famiglia". La mozione alla fine è stata rinviata in commissione Affari istituzionali con 47 voti favorevoli al rinvio: i consiglieri Cinque stelle al momento del voto hanno abbandonato l'aula del Pirellone.