Lodi, richiedente asilo nigeriano pestato e ridotto in coma: fermati due connazionali

Avrebbero picchiato e ridotto in coma un uomo di 35 anni, un richiedente asilo nigeriano, per rapinarlo di scarpe, zaino e giubbotto. Due connazionali dell'uomo, anche loro richiedenti asilo, sono stati fermati dai poliziotti della squadra mobile di Lodi per il violento pestaggio, avvenuto la sera dello scorso sabato, 4 novembre, davanti alla stazione ferroviaria di Lodi. In carcere sono finiti due ragazzi di 19 e 22 anni, che risiedevano nella stessa comunità d'accoglienza della vittima.
I presunti aggressori e la vittima ospitati nella stessa comunità per richiedenti asilo
Non sono ancora chiari i contorni della vicenda: secondo quanto ricostruito finora dagli uomini della squadra mobile di Lodi, che indagano sull'episodio, prima del pestaggio e della rapina ci sarebbe stata una lite tra i richiedenti asilo. Poi la violenza, improvvisa e brutale. Secondo alcuni testimoni, gli aggressori avrebbero continuato a colpire il 35enne anche quando quest'ultimo era ormai caduto a terra, privo di sensi. Dopo il pestaggio, i due presunti aggressori sarebbero rientrati a dormire nella comunità come se nulla fosse accaduto, per giunta in possesso dei vestiti sottratti al loro connazionale. Per i due fermati, che a quanto pare non avevano precedenti penali, domattina sono previsti gli interrogatori di convalida. Il 35enne, invece, resta ricoverato in prognosi riservata all'ospedale Maggiore di Lodi: nel pestaggio ha riportato un forte trauma cranico e un altro trauma a un occhio, anche le sue condizioni per fortuna sembrano migliorare.