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Terrore nel Bresciano: killer uccide due persone, ne ferisce una terza e si suicida

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Il killer in fuga si suicida dopo un conflitto a fuoco con i carabinieri

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Cosimo Balsamo, il pregiudicato 67enne che ha seminato il terrore nella provincia di Brescia, uccidendo due persone e ferendone un'altra, si è suicidato. Era lui la persona intercettata ad Azzano Mella, sempre nel Bresciano, dove attorno alle 15.30 era stata segnalata una nuova sparatoria, la terza della giornata. Il killer è stato intercettato dai carabinieri: dopo un conflitto a fuoco con i militari si è tolto la vita.

A cura di Francesco Loiacono
15:48

Killer in fuga nel Bresciano: nuova sparatoria ad Azzano Mella

Nuova sparatoria nel Bresciano, ad Azzano Mella. Probabile che a sparare sia stato

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, il pregiudicato 67enne già ricercato per aver ucciso due imprenditori e attualmente in fuga, armato e pericoloso. L'ultima sparatoria è stata segnalata dall'Azienda regionale emergenza urgenza intorno alle 15.30 ad Azzano Mella, che si trova a pochi chilometri da Flero, il comune in cui il killer ha colpito questa mattina uccidendo la prima vittima, l'imprenditore 78enne Elio Pellizzari. Non è ancora chiaro se l'episodio di Azzano Mella, avvenuto in via Niga, sia riconducibile all'opera del 67enne Balsamo. L'Areu parla di una persona coinvolta, di cui al momento non sono note le generalità.

A cura di Francesco Loiacono
12:33

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Due morti e un ferito nel Bresciano. E un killer in fuga, ricercato da carabinieri e polizia. Mattinata di sangue a Flero e poi a Carpeneda di Vobarno, due Comuni del Bresciano. Poco prima delle 11 un uomo ha aperto il fuoco alla Sga, azienda che commercia veicoli industriali e che si trova in via Luigi Galvani. Quando sul posto sono intervenuti i soccorritori, per uno dei due uomini colpiti non c'era ormai più nulla da fare. Un altro, un 75enne, è invece stato trasportato in elicottero alla Poliambulanza di Brescia: è ricoverato in codice giallo e le sue condizioni sarebbero dunque serie, anche se non sarebbe in pericolo di vita. Il killer, il 67enne Cosimo Balsamo, si è poi recato a Carpeneda di Vobarno, a una cinquantina di chilometri dal luogo della prima sparatoria. Qui ha sparato e ucciso un altro imprenditore. Sulla vicenda indagano i carabinieri di Brescia, che sono adesso sulle tracce del killer. Secondo alcune testimonianze l'uomo che ha sparato, poco prima di premere il grilletto per la prima volta, avrebbe urlato all'indirizzo della vittima: "Mi hai rovinato". Poi è fuggito a bordo di un'auto di proprietà del ferito.

Il primo omicidio poco prima delle 11

La prima segnalazione all'Azienda regionale emergenza urgenza è arrivata pochi minuti prima delle 11. Nel capannone in via Luigi Galvani, a Flero, sono state inviate due ambulanze e un elicottero. Su quest'ultimo è stato caricato il ferito, trasportato poi in ambulanza. Gli altri mezzi si sono rivelati inutili. La prima vittima è il 78enne Elio Pellizzari, titolare della Pg Metalli, ditta che si trova accanto alla Sga. Secondo quanto ricostruito dal nipote del ferito, titolare invece della Sga, il 60enne Balsamo è entrato nella fabbrica e sotto la minaccia del fucile ha detto di chiamare il 78enne, che in quel momento era altrove. Quando è arrivato, il killer gli ha sparato col suo fucile. Il 60enne ha poi sparato anche verso altri operai del capannone, ferendo il 75enne proprietario della Sga: poi è fuggito a bordo della sua auto. Nel corso della sua folle fuga, probabilmente seguendo un piano, il killer ha raggiunto Carpeneda di Vobarno: qui, poco prima delle 13, ha sparato e ucciso col suo fucile un altro imprenditore, un 61enne che in passato era stato socio in affari di Balsamo. La seconda vittima sarebbe stata uccisa davanti alla sua abitazione, in via Villaggio nuovo, dove poi sono intervenuti i soccorritori del 118 e i carabinieri: anche in questo caso, però, per la vittima non c'era più niente da fare.

Chi è il killer

Il killer era già noto alle cronache, in quanto nel 2009 era stato condannato per associazione a delinquere finalizzata al furto e riciclaggio. Faceva infatti parte della cosiddetta "banda dei tir" che nei primi anni del 2000 aveva derubato aziende di trasporto di metalli in tutto il Nord Italia. Lo scorso gennaio Balsamo si era invece reso protagonista di una protesta eclatante: era salito su una tettoia del tribunale di Brescia minacciando il suicidio per protestare contro il sequestro della sua abitazione e dei suoi beni. Adesso il tribunale di Brescia è stato blindato dalle forze dell'ordine: il timore è che il 67enne voglia terminare proprio lì la sua vendetta. Cosimo Balsamo, secondo quanto reso noto dalle forze dell'ordine, sarebbe alto circa un metro e 70 e avrebbe numerosi tatuaggi: si è allontanato a bordo di un suv Bmw nero, di proprietà del 75enne ferito, ma a Carpeneda di Vobarno avrebbe cambiato auto e guiderebbe ora una Mitsubishi. Secondo quanto riportato il 67enne sarebbe armato, oltre che di fucile, anche di tre pistole e avrebbe con sé anche diverse munizioni.

A cura di Francesco Loiacono
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