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Coronavirus, c’è il primo morto in Italia: vittima un 77enne di Padova. 16 contagi in Lombardia

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Salgono a 16 gli episodi di contagio da Coronavirus in Lombardia. In Veneto due, uno dei quali è poi deceduto: si tratta di Adriano Trevisan, 77 anni. Il primo ricoverato è stato un 38enne di Codogno, nel Lodigiano, che è risultato positivo al virus insieme alla moglie. L'uomo è ricoverato all'ospedale di Codogno, la donna al Sacco di Milano. A loro si sono poi aggiunte inizialmente altre tre persone presentatesi con polmonite all'ospedale di Codogno. Nel corso della conferenza stampa del pomeriggio a Palazzo Lombardia, è stato comunicato che il numero di contagiati in tutta la Lombardia era salito a 14. In serata il quindicesimo caso, poi il 16esimo a Cremona. Soppresse le fermate dei treni a Codogno, Maleo e Casalpusterlengo. L'interdizione delle fermate nei mezzi pubblici è tra le misure previste dall’ordinanza emessa da Regione Lombardia e dal ministero della Salute per i dieci comuni del focolaio. Le persone in quarantena saranno ospitate all'ospedale militare di Baggio, a Milano, e negli alloggi dell'aeronautica militare a Piacenza.

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09:58

Coronavirus: in isolamento i famigliari del 38enne ricoverato a Codogno

Sono stati messi tutti in isolamento i famigliari del 38enne contagiato dal Coronavirus, e ricoverato all'ospedale di Codogno. Lo ha detto l'assessore Gallera a RaiNews: "Abbiamo già ricostruito sia i contatti dei medici, degli infermieri, dei familiari più stretti a cui abbiamo già fatto i tamponi. Sono già stati messi tutti in isolamento o chiamati a stare in isolamento al loro domicilio. La moglie, i genitori". Gallera ha aggiunto che "la macchina quindi si è mossa con rapidità. Oggi siamo sul suo posto di lavoro" per fare "i tamponi a tutti i suoi colleghi".

A cura di Francesco Loiacono
09:29

Coronavirus, altri due contagiati: una è la moglie del 38enne ricoverato a Codogno

Altre due persone sarebbero state contagiate dal Coronavirus. Secondo quanto apprende l'agenzia Ansa, una è la moglie del 38enne ricoverato a Codogno nel Lodigiano. La donna risulta essere stata ricoverata all'ospedale Sacco di Milano. Al Sacco anche un’altra persona che si è presentata spontaneamente sempre all'ospedale Sacco con febbre alta e difficoltà respiratorie. Sempre al Sacco, centro di riferimento per il Coronavirus in Lombardia, è ricoverato anche il collega del 38enne rientrato dalla Cina con cui ha cenato a inizio febbraio l'italiano positivo al Coronavirus ricoverato all'ospedale di Codogno. L'assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera ha detto ai microfoni di Rainews che l'uomo è in isolamento.

A cura di Francesco Loiacono
08:35

Coronavirus, primo contagio in Lombardia: non è stato di recente in Cina

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C'è il primo caso di contagio da Coronavirus Covid-19 in Lombardia. Si tratta di un 38enne attualmente ricoverato in terapia intensiva, in prognosi riservata, all’ospedale Sacco di Milano. L'uomo si è presentato giovedì al pronto soccorso del nosocomio di Codogno (Lodi) con sintomi di insufficienza respiratoria.Il personale medico, seguendo il protocollo, ha immediatamente effettuato i test e i risultati, purtroppo, hanno confermato il contagio.

Non è stato in Cina

Ora le autorità sanitarie stanno ricostruendo i suoi spostamenti negli ultimi giorni per capire come sia venuto a contatto col virus di Wuhan e se abbia potuto eventualmente trasmetterlo. Stando alle prime informazioni, non sarebbe stato in Asia di recente, ma è andato a cena con un amico che era da poco rientrato dalla Cina.

Il comunicato

"Un 38enne italiano è risultato positivo al test del coronavirus. Sono in corso le controanalisi a cura dell’Istituto Superiore di Sanità – si legge nel comunicato stampa diffuso dall’Assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera -. L’uomo è ricoverato in terapia intensiva all’ospedale di Codogno i cui accessi al pronto soccorso e le cui attività programmate, a livello cautelativo, sono attualmente interrotti. Le persone che sono state a contatto con il paziente sono in fase di individuazione e sottoposte a controlli specifici e alle misure necessarie".

A cura di Biagio Chiariello
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