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Liberato annuncia il suo prossimo concerto a Milano: ecco quando

Il misterioso artista Liberato ha annunciato il suo prossimo concerto: sarà a Milano. Due giorni fa il rapper ha tenuto un concerto-evento sul lungomare di Napoli, al quale hanno assistito circa 20mila persone. Un’esibizione che ha suscitato anche qualche critica dal punto di vista musicale e dello spettacolo.
A cura di Francesco Loiacono
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L'esibizione di Liberato a Napoli
L'esibizione di Liberato a Napoli

Ancora non si sa chi si nasconda dietro al nome di "Liberato", cantante/gruppo che ha ottenuto un discreto successo di pubblico realizzando sei canzoni in stile trap cantate in napoletano. Dopo l'esibizione (osannata da alcuni e criticata da altri) sul lungomare di Napoli di due giorni fa (il 9 maggio, titolo di uno dei brani più famosi di Liberato) l'artista misterioso ha annunciato sulla sua pagina Facebook il suo nuovo concerto: sarà a Milano il prossimo nove giugno. Non è ancora stata nota la location, né si sa se l'esibizione sarà gratuita (come avvenuto a Napoli) oppure se si dovrà pagare un biglietto. Probabilmente quella del 9 giugno sarà l'ultima esibizione italiana di Liberato prima dell'esordio sul palco del festival Sonar a Barcellona, previsto per il prossimo 15 giugno. Grande l'attesa dei fan anche per la tappa milanese, che non è comunque la prima: Liberato si era già esibito lo scorso anno al Mi Ami festival. Sul palco, però, a cantare le sue canzoni (che all'epoca, maggio 2017, erano appena due) erano saliti altri artisti: Calcutta, IZI, Priestess e Dj Shablo.

L'ironia nei commenti su Facebook

In attesa della nuova esibizione live del cantante misterioso, nei commenti su Facebook non manca l'ironia dei fan dell'artista: da chi si chiede se, come ha fatto a Napoli, anche a Milano arriverà sul palco del concerto a bordo di un gommone, magari dai Navigli, a chi si chiede come farà a resistere tutto il tempo incappucciato il 9 giugno, considerando il caldo milanese (che non ha nulla da invidiare a quello napoletano, con la grave aggiunta della mancanza del mare). Qualcuno però sostiene non ci sia nemmeno la necessità di un cappuccio: "Tanto in mezzo alla nebbia nessuno ti vede in faccia".

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