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L’ex prefetto di Milano Luciana Lamorgese è il nuovo ministro dell’Interno: la sua carriera

L’ex prefetto di Milano, Luciana Lamorgese, sarà il nuovo ministro dell’Interno del governo Conte bis. La conferma è arrivata dopo il colloquio tra il presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte e il Capo dello Stato Sergio Mattarella. Lamorgese è stata il primo prefetto donna della storia a Milano: è rimasta a Palazzo Diotti da gennaio 2017 a ottobre 2018, dopo essere stata capo di gabinetto al Viminale per quattro anni.
A cura di Francesco Loiacono
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Dopo il colloquio del presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte col Capo dello Stato, Sergio Mattarella, è stata ufficializzata la composizione del governo Conte bis. Per la nascita del nuovo esecutivo, i cui componenti presteranno giuramento domani, era solo questione di ore, soprattutto dopo l'esito del voto degli attivisti pentastellati sulla piattaforma Rousseau che ha dato (con un ampio margine, oltre il 79 per cento) il via libera alla formazione del nuovo esecutivo targato Partito democratico e Movimento 5 stelle. Nel totoministri che impazzava nelle ultime ore, prima che Giuseppe Conte salisse al Quirinale per sottoporre la sua squadra di governo, aveva preso sempre più quota l'ipotesi che al Viminale potesse sedere una donna. Così sarà: il nuovo ministro dell'Interno sarà Luciana Lamorgese, personaggio che a Milano (e non solo) è molto conosciuto. Lamorgese è stata infatti il prefetto del capoluogo lombardo dal gennaio 2017 all'ottobre del 2018, quando è stata sostituita dall'attuale prefetto Renato Saccone. Luciana Lamorgese, che attualmente ricopriva l'incarico di consigliere di Stato, detiene un primato: è stata infatti la prima donna a insediarsi a Palazzo Diotti (edificio storico che ospita la prefettura di Milano, in corso Monforte) in qualità di prefetto.

Dal 2013 al 2017 Lamorgese è stata Capo di gabinetto al Viminale

La carriera di Luciana Lamorgese, classe 1953, è molto lunga e prestigiosa. Dopo la laurea in Giurisprudenza e l'abilitazione come avvocato, ha iniziato a lavorare nel 1979 venendo promossa a viceprefetto il primo gennaio 1994 e prefetto il 28 luglio del 2003. È stata, tra i vari incarichi, direttore centrale per le Risorse umane presso il Dipartimento per gli affari interni e territoriali, prefetto di Venezia (nel 2010) con ampia delega in tema di immigrazione e accoglienza e capo del Dipartimento per le politiche del personale dell’amministrazione civile e per le risorse strumentali e finanziarie. Ma è a luglio 2013 che ha ricoperto l'incarico probabilmente più importante in vista della sua nomina a ministro dell'Interno: è stata infatti capo di gabinetto al Viminale col ministro dell'Interno Angelino Alfano, ruolo che ha ricoperto per quattro anni fino alla nomina a prefetto di Milano. Al Viminale prenderà il posto di Matteo Salvini, che a settembre del 2018, poco prima che lasciasse il suo incarico a Milano, l'aveva ringraziata per l'attività svolta. Luciana Lamorgese sarà la terza donna a ricoprire l'incarico di ministro dell'Interno dopo Rosa Russo Iervolino e Annamaria Cancellieri. Ma, soprattutto, con Lamorgese – una figura tecnica lontana dai partiti – potrebbe cambiare l'approccio a una tematica fondamentale come l'immigrazione, nel segno di quella discontinuità richiesta dal segretario del Pd Nicola Zingaretti come condizione fondamentale per fare nascere un nuovo governo assieme ai Cinque stelle.

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