103 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Legnano, 15 arresti per traffico di cocaina: un corriere si ispirava al film “The mule” di Eastwood

Quindici persone sono state arrestate dai carabinieri di Legnano, nel Milanese, con l’accusa di traffico di droga. Facevano parte di un’organizzazione che operava sull’asse Novara-Turbigo-Legnano e riforniva le piazze di spaccio del Nord Milanese e delle province di Varese, Mantova e Reggio Emilia. Tra gli arrestati anche un 38enne soprannominato “The mule”: si ispirava al film con Clint Eastwood.
A cura di Francesco Loiacono
103 CONDIVISIONI
Immagine

Dieci persone in carcere, cinque ai domiciliari, 15 chili di cocaina sequestrati. Sono alcuni dei numeri dell'operazione Boxes, condotta dai carabinieri di Legnano a conclusione di complesse indagini partite nel settembre del 2018. Smantellata un'organizzazione criminale che operava sull'asse Novara – Turbigo (Milano) – Legnano e gestiva lo spaccio nel nord Milanese e nelle province di Varese, Mantova e Reggio Emilia. Oltre alle 15 persone arrestate ci sono tre indagati: in totale sono 10 gli italiani e 8 gli stranieri coinvolti nell'inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica di Busto Arsizio Martina Melita.

Tutti gli arrestati e i soprannomi: c'era anche chi ispirava a "The mule" di Eastwood

Quasi tutte le persone finite in manette o ai domiciliari avevano un soprannome, che era dovuto a caratteristiche fisiche o al ruolo ricoperto nell'organizzazione. Come il Gigante, il 30enne R.M. chiamato così per la sua corporatura imponente e arrestato a Bellinzago Novarese, in provincia di Novara. Erano lui e la madre, la 55enne F.L. detta "Pilotina" e attualmente irreperibile, il primo canale di approvvigionamento della droga: la donna era soprannominata così perché era lei alla guida dell'auto con cui trasportavano la cocaina. Tre gli arresti eseguiti a Turbigo, secondo punto di snodo della sostanza stupefacente: un'intera famiglia residente in una casa di corte. Tra di loro il 38enne J.A, detto il "Mulo", perché si era fatto realizzare un poster che riprendeva la locandina del film "The Mule" di e con Clint Eastwood (incentrato sulle vicende di un attempato signore che si ritrova a divenire un importante corriere della droga), con la sua faccia sostituita all'attore e regista statunitense. In manette anche il padre del 38enne, il 59enne E.A. detto "Netturbino" perché smaltiva i residui di lavorazione della droga, e la madre M.P. 58enne, detta "Vedetta", poiché, come si può intuire, durante gli scambi di droga si posizionava sul ballatoio di casa e controllava che non arrivasse nessuno.

Cinque gli arresti avvenuti a Legnano, dove la droga arrivava e veniva smistata dai grossisti agli spacciatori al dettaglio: C.O. 33enne detto “Kojak” per via della testa pelata, sua moglie L.N., 29 anni, detta “ La Commessa”, perché addetta al negozio di abbigliamento gestito dalla famiglia del marito nel pieno centro di Legnano, il padre del 33enne, G.O. 57enne di Sassari detto “d’Artagnan” per il pizzetto. E ancora R.S., 68enne detto "il Padrino" per esserlo stato al battesimo del figlio di Kojak e della Commessa, e M.S. 47enne detto il “Mongolese”.

Altri arrestati sono O.P., 46enne di Gorla Maggiore (Varese), detto “Professore” per l’atteggiamento saccente, già arrestato ad ottobre del 2018 e trovato in possesso di 1 kg di cocaina e 60mila euro in contanti, e il 31enne R.T., soprannominato "Pizzetta", poiché lavora come pizzaiolo nel ristorante di famiglia in centro a Legnano. Tutti i provvedimenti cautelari sono stati emessi dal giudice per le indagini preliminari di Busto Arsizio Nicoletta Guerrero. Nell'ambito dell'operazione sono state effettuate 19 perquisizioni domiciliari: oltre alla droga sono stati sequestrati 330mila euro in contanti e due pistole.

La consegna al volo e i nascondigli nelle auto

L’indagine odierna nasce dal prosieguo di una precedente attività investigativa conclusa nel 2017 sempre dai carabinieri di Legnano, battezzata "Tequila – La cicala". In quella circostanza erano state 10 le persone arrestate per spaccio di stupefacenti tra Villa Cortese, all’interno del bar "Cicala", e San Giorgio su Legnano. Le indagini dei carabinieri hanno permesso di individuare un nesso tra uno degli arrestati del 2017 e il "Padrino", arrestato nell'ambito dell'operazione odierna. I pedinamenti e le immagini delle telecamere di sorveglianza installate dai carabinieri durante l'attività di indagine hanno permesso di ricostruire le consegne anche al volo di stupefacente, o di scoprire i nascondigli all'interno delle tre auto in uso all'organizzazione: 2 Peugeot 107 ed una Citroen C1, tutte nere, tutte munite di un vano nascosto ricavato all’interno dell’auto per trasportare la cocaina.

103 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views