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Lecco, manca l’insegnante di sostegno per la figlia disabile: papà si incatena alla scuola

A Calolziocorte, nel Lecchese, un uomo si è incatenato per protesta ai cancelli di una scuola elementare. Denuncia l’assenza di un insegnante di sostegno per la figlia disabile: “Ci sono 1.500 famiglie nelle nostre condizioni, voglio che il governo faccia qualcosa”.
A cura di Francesco Loiacono
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Elio Canino, il genitore che si è incatenato ai cancelli di una scuola elementare di Calolziocorte per protesta (Facebook)
Elio Canino, il genitore che si è incatenato ai cancelli di una scuola elementare di Calolziocorte per protesta (Facebook)

Si è incatenato per protesta ai cancelli della scuola, proprio il primo giorno di lezione. Protagonista del gesto Elio Canino, di Calolziocorte nel Lecchese, che ha voluto in questo modo richiamare l'attenzione su un problema che lo riguarda da vicino: l'uomo è infatti genitore di una bambina disabile, Giada, portatrice di sindrome di Down, che però non avrà a disposizione un insegnante di sostegno.

Lecco, manca l'insegnante di sostegno per la figlia disabile: papà si incatena alla scuola

La protesta dell'uomo è iniziata alle 9 di lunedì 14 settembre. L'uomo si è incatenato e ha esposto fuori all'istituto frequentato dalla figlia – la scuola elemetnare del Pascolo – una serie di striscioni contro la "Buona scuola". In uno compare la scritta: "La Buona scuola è ben altro: Renzi, Giannini e Faraone sono solo degli intrusi". Le immagini della protesta, condivise sui social network, sono state condivise migliaia di volte, anche dal segretario della Lega Matteo Salvini, che ne ha approfittato per lanciare un "vaffa" al presidente del Consiglio: "Elio, papà di Giada, si è incatenato all'esterno della scuola elementare di Calolziocorte (Lecco). Protesta perché sua figlia, come migliaia di altri bimbi disabili, sarà in classe senza l'insegnante di sostegno. Un abbraccio a Elio e a Giada, un vaffa a Renzi e alla sua "Buona Scuola"", ha scritto Salvini su Facebook.

Da parte sua, Elio Canino ha ribadito che il suo gesto di protesta non è solo per la figlia, ma per tutte le persone che sono nelle sue condizioni: "Vogliamo che il Governo si renda conto dei problemi che provoca e intervenga con modifiche". Dopo un incontro con sindaco e assessore all'Istruzione del paese l'uomo ha avuto rassicurazioni sulla nomina di un insegnante di sostegno per la figlia, anche se si è riservato di rimanere incatenato anche durante la notte.

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