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Le vongole asiatiche invadono i corsi d’acqua del Bresciano: l’allarme degli esperti

I fossi e i corsi d’acqua della Bassa bresciana sono stati invasi dalla vongola asiatica, un mollusco che non ha predatori e che con la sua proliferazione ostruisce i canali e causa problemi economici. Per Massimo Nardi, esperto di molluschi, è necessario “iniziare un censimento per monitorare il fenomeno”.
A cura di Francesco Loiacono
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Si chiama "Corbicula fluminea", ed è meglio nota come vongola asiatica d'acqua dolce. Il problema è che, come riporta il Corriere della sera, a dispetto del nome e delle origini il mollusco sembra avere colonizzato i fossi e i corsi d'acqua della Bassa bresciana, sollevando molti interrogativi e un po' di preoccupazione tra gli esperti. Negli scorsi giorni infatti migliaia di queste vongole sono state ritrovate in un piccolo fosso a Bagnano di Corzano, in provincia di Brescia. Il Corriere si è rivolto a uno dei massimi esperti di molluschi d'acqua dolce, Massimo Nardi, per interrogarlo su uno dei tanti fenomeni che riguardano l'invasione di specie aliene all'interno dell'ecosistema lombardo.

Questo il responso di Nardi:

"È una specie aliena, dell’estremo oriente. Trasportata dall’uomo attraverso le navi prima nel Nord Europa, poi nel Nord Italia. Sul Garda è arrivata probabilmente con i motoscafi dei turisti olandesi. Io l’ho raccolta per la prima volta a Manerba nel 2002. Gli uccelli possono poi aver fatto da vettore per le larve, espandendo la loro presenza anche nella Bassa".

La vongola asiatica dannosa e poco saporita

Nardi spiega anche che il mollusco ha portato danni economici in tutti i posti in cui si è acclimatato, a causa dell'ostruzione di canali irrigui, scarichi civili e industriali. Ingenti anche i danni dovuti all'alterazione dell'ecosistema. Le vongole asiatiche non sono infatti riconosciute come cibo dai predatori presenti, come aironi o ratti, e possono dunque proliferare indisturbate. Impossibile anche prendere in considerazione l'ipotesi di utilizzarle come alimento per l'uomo: a differenza delle loro cugine più saporite e di mare, le vongole asiatiche sono "gommose e insipide", e c'è anche da considerare il fatto che le acque in cui proliferano sono molto inquinate. Le vongole, filtrandole, ne raccolgono molti inquinanti.

Non resta altro da fare dunque che lasciarle indisturbate, anche se Nardi avvisa le istituzioni che "sarebbe molto opportuno iniziare un censimento per monitorare il fenomeno": a differenza di altre specie aliene, come le nutrie, Regione Lombardia sembra non essersi ancora interessata al fenomeno.

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