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Le ultime parole del clochard morto a Milano: “Lasciatemi stare, tra poco torno a casa in Romania”

Il clochard morto di freddo l’altra notte a Milano, in zona Molino Dorino, era noto alle associazioni e ai servizi sociali del Comune che monitorano la situazione dei senza dimora. Ma Nica Tudor, questo il suo nome, che voleva tornare a casa sua, in Romania, anche l’altra notte ha rifiutato gli aiuti chiedendo di “lasciarlo stare”. Il freddo però non gli ha dato scampo.
A cura di Filippo M. Capra
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Immagine di repertorio
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"Tra poco me ne torno a casa mia, lasciatemi stare", aveva detto a chi era appena stato respinto mentre cercava di aiutarlo. Sarebbero queste le ultime parole del clochard morto l'altro ieri notte, tra mercoledì 4 e giovedì 5 dicembre, a Milano in zona Molino Dorino, dove per "casa" l'uomo intendeva la Romania, essendo originario di lì. Il suo corpo è stato trovato ieri mattina fuori dalla metropolitana quando una ragazza, preoccupata, ha avvertito gli addetti dell'Atm presenti in stazione che hanno a loro volta contattato la polizia e il 118, giunti sul posto con una volante e un'ambulanza che ne hanno dichiarato la morte. Le cause sono riconducibili al freddo.

Lo scorso febbraio era stato ricoverato per una frattura

Il nome del senzatetto è Nica Tudor. Era solito trascorrere giornate e nottate in prossimità della stazione metropolitana di Molino Dorino dove in svariate occasioni le unità mobili, "che ogni notte perlustrano la città per monitorare la situazione dei senza dimora e convincerli ad accettare un posto nelle strutture", come riferito dal Comune, avevano avuto modo di interagire con l'uomo. Non si sa esattamente da quanto fosse in Italia, ma – secondo quanto riportato dal Corriere della Sera – tre anni fa era riuscito a fare ritorno in Romania con l'aiuto di una associazione, salvo tornare poco dopo su suolo milanese. Lo scorso febbraio, invece, fu ricoverato per una frattura a una gamba per circa un mese, per poi tornare a vivere per strada.

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