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Le palme in piazza Duomo diventano “trending topic”: grazie ai curiosi affari d’oro per i bar

Le palme in piazza Duomo hanno conquistato i social network, dove ironia e battute (anche offensive) si sprecano. Ma la scelta (a costo zero) di Palazzo Marino sembra aver iniziato già a produrre i suoi frutti. L’assessore all’Urbanistica e al verde, Pierfrancesco Maran, ha scritto su Twitter: “Grazie ai curiosi in un bar di piazza Duomo oggi 25 per cento di caffè in più”.
A cura di Francesco Loiacono
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All'assessore all'Urbanistica e al verde del Comune di Milano, Pierfrancesco Maran, saranno fischiate le orecchie per tutto il giorno. Le palme in piazza Duomo sono diventate "trending topic" sui social network e sembra che al momento, almeno nell'arena virtuale, non ci sia cosa più importante che non schierarsi a favore, o contro, il nuovo look della piazza simbolo di Milano. Un look che – lo sottolineiamo – non è né completo (la nuove aiuole saranno pronte a primavera) né definitivo: il progetto dell'architetto Marco Bay, che ha vinto un bando indetto da Palazzo Marino, durerà per tre anni.

Maran: "Grazie a curiosi 25 per cento di caffè in più nel bar"

Dopo che anche il sindaco Beppe Sala ha sospeso il giudizio sul "tocco esotico" all'ombra della Madonnina, mostrandosi comunque non troppo entusiasta dalla nuova sistemazione, ecco che allora Maran ha trovato il modo per prendersi una personale rivincita su una giornata che forse non si aspettava così intensa: "Poi a fine giornata arriva il proprietario del bar "7's Giò" in piazza Duomo: ‘A me le palme piacciono e con i curiosi oggi più 25 per cento di caffè'", ha scritto su Twitter. Insomma: il tam tam sulla rete sembra aver avuto un effetto immediato anche sul tessuto economico della città. E la scelta delle palme (che per l'amministrazione è stata a costo zero in quanto finanziata da Starbucks, che arriverà nel 2018 in città) inizia già a pagare. Anche se, obietteranno i critici, non sembra il massimo affidare la promozione della città a una strategia che suona un po' come il vecchio adagio: "Bene o male, l'importante è che se ne parli".

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