L’assessore Gallera sulle parole di Zangrillo: “Serve grande prudenza, non è finito tutto”
Continuano a far discutere le dichiarazioni del professor Alberto Zangrillo, primario della Terapia intensiva dell'ospedale San Raffaele di Milano, in merito all'attuale situazione epidemiologica del coronavirus. "Il virus clinicamente non esiste più", ha detto ieri Zangrillo durante la trasmissione "Mezz'ora in più" su RaiTre, aggiungendo che "terrorizzare il Paese è qualcosa di cui qualcuno si deve prendere la responsabilità. Da tre mesi numeri con evidenza zero. Si ritorni alla vita normale. È auspicabile che il virus scompaia per sempre, come la Sars". A rispondere oggi al primario del San Raffaele è l'assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera: "Le cose vanno viste con grande prudenza, va dato un messaggio ai nostri cittadini che non è finito tutto quello che abbiamo vissuto, il rischio che ritorni in maniera forte c'è", ha detto l'assessore ai microfoni di "Non Stop News" su Rtl 102.5. "Noi abbiamo comunque quotidianamente alcune persone che si contagiano – ha aggiunto Gallera – oggi in maniera meno forte, molto meno aggressiva, riusciamo a gestirle a domicilio, stiamo intervenendo su chi ha solo 37.5 di febbre, quindi prendiamo immediatamente coloro che hanno qualche sintomo, però dobbiamo dare il messaggio che il mantenimento delle distanze, le mascherine, l'essere molto prudenti nelle attività è assolutamente necessario".
Locatelli: Assoluto sconcerto
Ieri a rispondere alle dichiarazioni forti di Zangrillo era stato tra gli altri Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità e componente del Comitato tecnico-scientifico: "Non posso che esprimere grande sorpresa e assoluto sconcerto per le dichiarazioni rese dal professor Zangrillo con frasi quali il ‘virus clinicamente non esiste più' e che ‘terrorizzare il Paese è qualcosa di cui qualcuno si deve prendere la responsabilità'. Basta semplicemente guardare al numero di nuovi casi di positività a Sars-Cov-2 che vengono confermati ogni giorno per avere dimostrazione della persistente circolazione in Italia del nuovo coronavirus".
Gallera: Tutti gli indicatori sono in miglioramento
Le dichiarazioni di Zangrillo arrivano a pochi giorni dalla riapertura della libera circolazione tra tutte le regioni italiane, inclusa proprio la Lombardia dove il numero di contagi continua a essere molto superiore rispetto alle altre regioni italiane. "Tutti gli indicatori sono indicatori in miglioramento, sono scesi i numeri dei contagiati, i numeri di chi ha fatto accesso al pronto soccorso, delle terapie intensive, la situazione si è andata a normalizzare e via via a migliorare", ha detto Gallera, spiegando che "per questo abbiamo ritenuto che fosse il momento di dar corso all'apertura di tutta una serie di attività (da oggi in Lombardia riaprono anche palestre, piscine e parchi divertimento, ndr) con il rigido rispetto di protocolli che sono stati studiati in maniera meticolosa per evitare la diffusione del contagio".