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Lala Kamara, 26enne bresciana, uccisa a Manchester durante una rapina: 21enne accusato di omicidio

Lala Kamara, la 26enne bresciana trovata morta nel suo appartamento di Denton, vicino Manchester, lo scorso sabato, sarebbe stata uccisa durante una rapina in casa. Lo ha spiegato la polizia della contea di Greater Manchester riferendo di aver incriminato per omicidio un ragazzo di 21 anni che comparirà quest’oggi davanti ai magistrati inglesi.
A cura di Francesco Loiacono
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Lala Kamara, la ragazza 26enne bresciana di origini senegalesi trovata morta nella sua casa vicino a Manchester, sarebbe stata uccisa durante un tentativo di rapina. È quanto ha riferito la polizia di Greater Manchester che ha anche spiegato di aver incriminato un ragazzo di 21 anni per omicidio. Si fa dunque chiarezza su quanto avvenuto lo scorso sabato nell'appartamento in cui Lala viveva da qualche anno, dopo essersi trasferita da Calcinato, nel Bresciano, in cerca di lavoro. Sabato mattina un'amica di Lala è entrata in casa (che si trova a Denton, nella contea di Greater Manchester) trovando il corpo senza vita della giovane. Nell'abitazione non c'erano tracce di sangue ma, come riferito dalle autorità inglesi, il decesso della ragazza era subito apparso sospetto e i primi esami avevano confermato che si trattasse di omicidio.

Un ragazzo di 21 anni è accusato di omicidio

Per il delitto di Lala era state fermate due persone di 21 e 25 anni. Adesso la polizia ha reso noto di aver ufficialmente incriminato per omicidio Mustapha Dia, un giovane nato nel 1997 e residente a Denton: il ragazzo comparirà oggi, mercoledì 13 marzo, davanti ai magistrati. Nel frattempo si attendono risultati dell'autopsia: solo in seguito la salma di Lala potrà essere restituita ai parenti per i funerali, che si svolgeranno probabilmente in Senegal.

Lala si era trasferita a Brescia quando aveva quattro anni

Lala si era trasferita dal Paese africano nel Bresciano quando aveva appena quattro anni. È cresciuta a Lonato del Garda, ha frequentato le scuole superiori a Desenzano e ha abitato a lungo a Calcinato assieme ai genitori e ai suoi due fratelli, uno più piccolo e uno più grande. Qualche anno fa si era trasferita in Inghilterra in cerca di lavoro: dopo alcuni lavoretti saltuari aveva ottenuto un posto come infermiera e avrebbe dovuto iniziare a lavorare lunedì: due giorni prima, purtroppo, il tragico omicidio che ha spezzato i suoi sogni e gettato nello sconforto parenti e amici.

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