L'acqua di Chiara Ferragni in vendita a 8 euro ha scatenato un polverone. Ma le polemiche che hanno infiammato i social network e non solo hanno avuto un "effetto traino" nei confronti del prodotto. Online si era già registrato il sold out delle bottiglie d'acqua in edizione limitata (realizzate in collaborazione con Evian in virtù di una partnership che risale allo scorso anno). Ma anche nei grandi magazzini "La Rinascente" di Milano le bottiglie con il logo del brand creato dalla Ferragni vanno a ruba: "La gente ci chiama per avere informazioni e chiedere se sono ancora disponibili", ha spiegato a Fanpage.it una delle dipendenti dei grandi magazzini, che ha aggiunto che sono state proprio le polemiche di questi ultimi giorni (dovute a una foto pubblicata dalla Ferragni sui suoi social) ad accrescere l'interesse verso il prodotto.
Ma il Codacons annuncia un doppio esposto contro l'acqua a 8 euro
Per la cremonese ex fashion blogger, diventata ormai un'affermata imprenditrice nel settore della moda, non sono però tutte rose e fiori: l'onnipresente Codacons ha infatti annunciato di voler presentare un doppio esposto contro l'acqua minerale venduta a 8 euro la bottiglia. Il movimento dei consumatori ha intenzione di rivolgersi alla guardia di finanza perché svolga accertamenti sul prezzo definito "immorale ma anche potenzialmente illegittimo" e al Mise (Ministero dello Sviluppo economico) perché valuti la possibilità di vietare in maniera assoluta la vendita del prodotto in Italia: "Vendere una bottiglia di normalissima acqua da 75 cl a 8 euro al litro è un fatto non solo immorale, ma potenzialmente illegittimo. Esiste infatti in Italia una legge, la 231 del 2005, che prevede il contrasto dei ‘prezzi anomali' nel settore alimentare, ossia quei prezzi soggetti a ricarichi eccessivi nei vari passaggi che li portano alla vendita al pubblico – ha spiegato il presidente dell'associazione dei consumatori Carlo Rienzi – Far salire il prezzo di un bene essenziale come l'acqua a 8 euro a bottiglietta apre la porta a pericolosi andamenti dei listini, una pratica a nostro avviso scorretta e da vietare nel nostro paese". Chissà cosa farà il Codacons quando scoprirà che, sempre alla Rinascente, sono in vendita bottiglie d'acqua (da collezione) a un prezzo anche decisamente superiore a quello dell'acqua di Chiara Ferragni.
Critiche anche dal Movimento 5 stelle
Altre critiche sono arrivate anche dal Movimento 5 stelle. La deputata Federica Daga, prima firmataria della legge sull'acqua pubblica, si è detta "sconcertata" e "basita" dopo aver appreso la notizia: "L'Italia vive una crisi idrica da oltre un anno e a fare notizia è la sponsorizzazione della Ferragni per l'acqua Evian. Penso a quelle zone del Paese in cui manca l'acqua, mentre nei negozi si vendono bottigliette di minerale a 8 euro l'una… – ha detto la deputata M5s all'agenzia Adnkronos – Evidentemente o le marche di acqua minerale non vendono più e sono costrette a ingaggiare le fashion blogger o non so cosa stia accadendo. Io – ha concluso la parlamentare pentastellata – mi sto battendo per una legge che va in una direzione completamente opposta e dice che bisogna garantire l'acqua a tutti, che sull'acqua non si fa profitto".