La prima decisione del ministro Di Maio: “Nominerò l’imprenditore Bramini consulente del Mise”
"Nominerò come consulente del Mise l'imprenditore Bramini, cui avevo promesso questo ruolo. Glielo avevo promesso e lo farò". Questa la prima decisione annunciata dal neo ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio. "Non riusciva più a pagare i dipendenti e i costi e lo Stato gli ha pignorato pure la casa", ha spiegato Di Maio durante una diretta Facebook dal suo nuovo ufficio in via Molise, sede del Ministero dello Sviluppo Economico. "Bramini – ha ricordato il capo politico del Movimento 5 Stelle – aveva dei crediti con lo stato per dei lavori che aveva fatto. Lo Stato non lo aveva pagato, aveva quindi dovuto far fallire la sua azienda portando i libri in tribunale per poter pagare i suoi operai. Lo chiameremo qui come consulente, per migliorare l'Italia".
Quando Sergio Bramini fu sfrattato dalla sua villa di Monza a causa dei debiti si recarono a trovarlo, a distanza di poche ore l'uno dall'altro, sia Luigi Di Maio che Matteo Salvini. Proprio il leader della Lega e nuovo ministro dell'Interno aveva promesso una ‘legge Bramini': "Qualunque governo nasca c'è bisogno di gente come Sergio per cambiare legge e fare in modo che lo stato paghi i suoi debiti. Va rivisto completamente il sistema aste giudiziarie, proibire il sequestro della prima casa, pagare tutti debiti pregressi della pubblica amministrazione verso i privati, e vedere come trattano banche loro clienti o servi se volete. Chiederò una legge una legge Bramini".