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La nuova vita del Cie di via Corelli, ospitati i primi profughi siriani

Dopo l’accordo tra governo e Comune di Milano, l’ex centro di identificazione ed espulsione, con 155 posti letto, ospiterà i siriani in fuga dalla guerra che arrivano in città. Gli assessori Granelli e Majorino: “Una grande vittoria”. Ma dall’opposizone De Corato replica: “L’operazione ci costa 523mila euro”. In un anno sono transitati da Milano quasi 50mila profughi.
A cura di Francesco Loiacono
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Martedì 28 ottobre l'ex Centro di identificazione ed espulsione di via Corelli a Milano ha accolto le prime famiglie di profughi siriani. Il primo a varcare le soglie della struttura è stato un bambino, seguito da altre 63 persone, 35 adulti e 28 minori, tutti siriani. Una tappa importante per Palazzo Marino, che da tempo aveva chiesto al governo, nello specifico al ministro dell'Interno Angelino Alfano, di poter riconvertire temporaneamente la struttura per garantire una migliore accoglienza ai rifugiati che, ormai da un anno, fanno tappa a Milano. “La riapertura dell’ex Cie di via Corelli come centro di accoglienza temporaneo è per l’Amministrazione comunale e per il mondo dell’associazionismo milanese una grande vittoria”, hanno detto gli assessori alle Politiche sociali e alla Sicurezza Pierfrancesco Majorino e Marco Granelli. L'accordo con il governo è stato firmato il 14 ottobre e prevede che la struttura di via Corelli, che dispone di 155 posti letto, rimarrà in gestione al Comune fino alla fine del 2014, con possibilità di proroga. Ad aiutare Palazzo Marino nell'assistenza ci sarà l'ente gestore Gepsa e l'associazione culturale Acuarinto, oltre agli operatori della Croce rossa italiana. Tutti i siriani che arriveranno alla stazione Centrale, dove è allestito un presidio fisso del Comune, saranno smistati in via Corelli.

“È un giorno che ricorderemo”, hanno sottolineato martedì gli assessori Majorino e Granelli. A far da contraltare alla loro gioia è stato però il vicepresidente del Consiglio Comunale Riccardo De Corato: “Ci costa 523mila euro l’alloggio per immigrati voluto da Majorino e Pisapia all’ex Cie di via Corelli. E non ci prendano in giro venendoci a dire che non paga il Comune ma lo Stato: lo Stato non paga comunque coi soldi dei cittadini?”. Polemiche sui costi a parte, l'apertura del centro, composto da 5 aree, con mense, spazio giochi per i bambini e ambulatorio medico, consentirà di alleggerire la pressione degli altri dieci centri d'accoglienza allestiti dal Comune e da alcune cooperative, che hanno finora cercato di reggere di fronte all'onda d'urto degli arrivi: dal 18 ottobre 2013 al 26 ottobre 2014 sono stati accolti e sono transitati da Milano 47.942 profughi, di cui 11.318 minori accompagnati. Di questi 32.835 siriani, 12.757 eritrei, 2.057 palestinesi e 293 da altri Paesi.

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