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La difesa del “turista picchiatore”: “Non è knockout game, il ragazzo ha dei problemi”

È stato convalidato l’arresto di Nicolas Orlando Lecumberri, il 23enne spagnolo accusato di aver picchiato dieci passanti a Milano dopo aver chiesto loro informazioni stradali. Per l’avvocato del ragazzo, però, il “knockout game” non c’entra: alla base ci sarebbe un “disagio personale”.
A cura di Francesco Loiacono
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Resta in carcere Nicolas Orlando Lecumberri, il giovane spagnolo di 23 anni arrestato per aver preso a pugni dieci passanti a Milano, dopo aver chiesto loro informazioni stradali. Il giudice per le indagini preliminari di Milano Livio Cristofano ha infatti convalidato l'arresto, accogliendo le richieste del pubblico ministero Cristian Barilli, che ha contestato al 23enne il reato di lesioni aggravate dai futili motivi.

Per l'avvocato d'ufficio del ragazzo, Alessia Generoso, le aggressioni – dieci in 19 giorni – non sarebbero però dovute a un intento criminale, ma a un "disagio personale" di cui il 23enne soffre. Non c'entrerebbe niente dunque il famigerato "knockout game", il folle gioco in voga negli Stati Uniti che consiste nel prendere a pugni passanti a caso. Al contrario, Nicolas soffrirebbe di problemi documentati anche da referti clinici che i genitori del 23enne, in arrivo dalla Spagna in queste ore, porteranno ai medici del carcere di San Vittore, in maniera che loro figlio possa essere adeguatamente seguito sotto il profilo medico e farmacologico. Secondo l'avvocato infatti Nicolas se seguito adeguatamente e curato con i farmaci non sarebbe pericoloso.

Il legale ha poi chiarito altri dettagli sulla vita del ragazzo. Nicolas Orlando infatti, a differenza di quanto emerso in un primo momento non sarebbe un vagabondo che vive di espedienti, ma "un ragazzo colto, proviene da una famiglia normale che lo aiuta e lo supporta". E proprio con la famiglia vivrebbe, a San Sebastian e non a Los Angeles, come indicato dallo stesso Nicolas sul proprio profilo Facebook. Adesso è probabile che la difesa del ragazzo possa chiedere una perizia psichiatrica per il 23enne.

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