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La collaboratrice di Fabrizio Corona torna libera: revocati i domiciliari a Francesca Persi

Francesca Persi, collaboratrice di Fabrizio Corona, è tornata in libertà. La donna, coimputata assieme al fotografo nel processo per i 2,6 milioni di euro trovati nella disponibilità di Corona, era stata arrestata lo scorso 10 ottobre assieme all’ex re dei paparazzi ed era stata poi posta ai domiciliari, adesso revocati.
A cura di Francesco Loiacono
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Francesca Persi, collaboratrice di Fabrizio Corona, è tornata in libertà. La donna, coimputata assieme al fotografo nel processo per i 2,6 milioni di euro trovati nella disponibilità di Corona, era stata arrestata lo scorso 10 ottobre assieme all'ex re dei paparazzi. Era proprio di Francesca Persi l'abitazione nel cui controsoffitto erano stati trovati i primi 1,7 milioni di euro sequestrati a Corona. Soldi ai quali poi si sono aggiunti i circa 800mila euro depositati in due cassette di sicurezza in Austria.

Francesca Persi era ai domiciliari da sei mesi

Dopo un breve periodo trascorso in carcere la Persi, a ottobre scorso, aveva ottenuto gli arresti domiciliari, anche in virtù del fatto che la collaboratrice di Corona, considerata secondo gli inquirenti la sua prestanome, ha due bimbi piccoli ai quali badare. Adesso, dopo sei mesi di domiciliari, è arrivata anche la revoca di questa misura cautelare: lo ha deciso il collegio della prima sezione del Tribunale di Milano, presieduto da Guido Salvini, accogliendo la richiesta dell'avvocato della Persi, Cristina Morrone.

Corona è invece in carcere dallo scorso ottobre

Francesca Persi, amministratrice della società di promozione eventi Atena srl, deve rispondere in tribunale di intestazione fittizia dei beni. Il processo, che vede coinvolto anche Corona, vede al centro proprio la provenienza dei soldi sequestrati all'ex fotografo dei vip. Secondo la difesa di Corona si tratterebbe di compensi per le serate trascorse da Corona in discoteche, locali e negozi, eventi promozionali per i quali il fotografo si faceva pagare in parte in nero. Probabile che l'andamento del processo, in cui la difesa di Corona ha chiamato a testimoniare 190 persone, abbia convinto i giudici dell'insussistenza delle esigenze per sottoporre alle misure cautelari la Persi. Corona, al contrario, si è visto respingere tutti i ricorsi per la scarcerazione: dal 10 ottobre si trova recluso nel carcere di San Vittore, a Milano, da cui è uscito solo per partecipare ad alcune udienze del processo.

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