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La Cittadella dello sport di Bergamo sarà dedicata a Yara Gambirasio

La Cittadella dello sport di Bergamo sarà intitolata a Yara Gambirasio, la tredicenne di Brembate di Sopra trovata morta il 26 febbraio del 2011 in un campo di Chignolo d’Isola. Per l’omicidio della ragazzina, che era molto sportiva e praticava ginnastica ritmica, è stato condannato all’ergastolo in appello Massimo Bossetti.
A cura di Francesco Loiacono
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Yara Gambirasio
Yara Gambirasio

Porterà il nome di Yara Gambirasio la Cittadella dello sport di Bergamo. La struttura, che si trova in via Gleno nel quartiere Celadina ed è sede di oltre una ventina tra federazioni e associazioni sportive bergamasche, sarà dedicata alla tredicenne di Brembate di Sopra, nel Bergamasco, scomparsa il 26 novembre del 2010 fuori dal palazzetto dello sport del suo paese e trovata morta tre mesi dopo, il 26 febbraio del 2011, in un campo di Chignolo d'Isola. La vicenda di Yara è stata ed è tuttora un caso di cronaca e poi giudiziario che ha sconvolto il Paese. Dopo due gradi di giudizio, per l'omicidio di Yara è stato condannato all'ergastolo il muratore Massimo Bossetti, individuato dopo lunghissime e complesse indagini grazie a un frammento di Dna ritrovato sugli slip della ragazzina. Yara era molto sportiva: praticava ginnastica ritmica e proprio al termine di un allenamento nel palazzetto dello sport di Brembate di Sopra, distante appena 700 metri dalla sua abitazione, era scomparsa. Adesso alla tredicenne sarà dedicata la struttura di 2.500 metri quadrati in cui transitano e si allenano molti sportivi, sia semplici amatori sia professionisti.

Ad annunciare la decisione è stato il presidente della Provincia di Bergamo (titolare della struttura), Matteo Rossi: "In questi anni dalla drammatica vicenda della giovane Yara sono scaturiti percorsi di solidarietà e amicizia tesi a farne memoria e a testimoniare valori importanti e passioni positive, soprattutto verso i più giovani – ha scritto Rossi su Facebook – Credo pertanto che, in dialogo con la famiglia, l’idea di dedicare a Yara la cittadella dello sport, casa di tutti gli sportivi bergamaschi, sia un’opportunità nella quale si possa riconoscere l’intera comunità bergamasca, un piccolo segno che vuole parlare ai giovani e a tutti coloro che si impegnano per i nostri adolescenti aiutandoli a realizzare i loro sogni, a incoraggiarli nelle loro fatiche e ad accompagnare il loro impegno.

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