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La cena esclusiva di Obama a Milano: gnocchetti e tiramisù nel menù

Ieri sera menù “stellato” per la cena esclusiva a cui ha partecipato Barack Obama a Milano. Diciassette i commensali: tra loro Matteo Renzi, Mario Monti e il gotha dell’imprenditoria italiana. Diverse le portate, preparate dagli chef del ristorante “Da Vittorio”, tre stelle Michelin.
A cura di Francesco Loiacono
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Barack Obama con i fratelli Cerea (Facebook)
Barack Obama con i fratelli Cerea (Facebook)

L'ex presidente Usa Barack Obama era molto atteso a Milano soprattutto per il discorso su cibo e sostenibilità che ha tenuto presso la Fiera di Rho, nell'ambito dell'evento "Seeds&Chips". Ma la visita di due giorni del 44esimo presidente degli States è stata anche l'occasione per incontrare alcuni amici e il gotha dell'imprenditoria italiana. Il momento forse più esclusivo della due giorni milanese è stato ieri sera, quando Obama ha partecipato a una cena presso Palazzo Clerici, la sede dell'Istituto per gli studi di politica internazionale (Ispi).

Diciassette i commensali

Diciassette in tutto i commensali: nessun problema di scaramanzia, dal momento che negli Usa il numero da evitare è il 13. Barack Obama si è seduto a capotavola. Di fronte a lui Emma Marcegaglia, presidente dell'Eni. Disposti intorno al tavolo i "soliti noti" dell'imprenditoria italiana: Diego Della Valle (Tods), Luca Cordero di Montezemolo (Alitalia e Ntv), Marco Tronchetti Provera (Pirelli), Maria Luisa Todini (Poste italiane), Marco Gaiani (amministratore delegato di Levi's Italia), Sergio Marchionne e John Elkann (rispettivamente ad e presidente di Fca). Non potevano mancare i padroni di casa dell'Ispi: il presidente Giampiero Massolo, i vicepresidenti Franco Bruni e Carlo Sechi e il direttore Paolo Magri. Seduti a tavola anche il presidente della Biennale di Venezia Paolo Baratta, l'ideatore di "Seeds&Chips" Marco Gualtieri e i due ex presidenti del Consiglio italiano Mario Monti e Matteo Renzi.

Il menù della cena esclusiva

Di particolare interesse il menù, considerando che il cibo è stato un po' il leitmotiv della visita di Obama a Milano. A curare il menù sono stati i due fratelli Chicco e Bobo Cerea, chef del ristorante "Da Vittorio" a Brusaporto (Bergamo), premiato con le tre stelle Michelin. La cena è iniziata con una serie di finger food: "lollypop" al grana padano e cannoli con la burrata e pomodori di Sicilia, pan brioche con prosciutto crudo di Parma, patè di vitello, crostino di Altamura con burro di erbe, carpaccio di branzino, bruschette con salsa tonnata e acciughe del Mediterraneo, lasagna croccante. Il piatto principale sono stati gli gnocchetti di ricotta con cuore di formaggio Branzi e barba di frate con tartufo nero di Norcia. Successivamente sono state servite spalline di vitello "alla californiana" (non lo Stato degli Usa, ma una cascina del Milanese). In chiusura, kermesse di dolci e tiramisù destrutturato, cioè rivisitato "in versione moderna". Le portate sono state accompagnate dalle bollicine Franciacorta, su richiesta dello stesso Obama.

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