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“L’unica malattia è l’omofobia”: sabato il presidio contro il convegno omofobo sulla famiglia

Oltre 5mila persone parteciperanno al presidio contro il convegno “Difendere la famiglia per difendere la comunità”, in programma sabato 17 gennaio a Palazzo Lombardia e finito al centro delle polemiche per i “contenuti omofobi”. Ma il governatore Maroni tira dritto sull’utilizzo del logo Expo.
A cura di Francesco Loiacono
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Sono già oltre 5000, su Facebook, le adesioni a «L'unica malattia è l'omofobia», il presidio promosso dal movimento laico "I sentinelli di Milano" contro il convegno "Difendere la famiglia per difendere la comunità", finito al centro di un mare di polemiche. Entrambe le manifestazioni si svolgeranno il prossimo sabato 17 gennaio a Milano. A Palazzo Lombardia si terrà il convegno sulla "famiglia naturale", promosso da organizzazioni oltranziste cattoliche come "Obiettivo Chaire". In piazza, invece, ci saranno tra gli altri Camera del lavoro di Milano, Uil Milano, Arcigay, Pd, Sel e tanti altri movimenti per protestare contro "chi pretende di curare l'omosessualità come se fosse una malattia", ossia una delle affermazioni che si possono leggere sul sito dell'associazione Obiettivo Chaire.

Maroni tira dritto: "Polemica basata sul nulla"

Oltre ai contenuti del convegno, a scatenare una polemica istituzionale di dimensioni internazionali è stata la presenza, sulla locandina dell'incontro, del logo di Expo. Una circostanza che ha provocato lo sdegno della comunità gay, ma sulla quale l'amministratore delegato di Expo 2015 Giuseppe Sala e persino il segretario generale del Bie, Bureau international des expositions, Vicente Loscertales hanno preso le distanze. Per il governatore della Lombardia Roberto Maroni, però, invitato dal sindaco di Milano Giuliano Pisapia a fare un passo indietro, si tratta di una "polemica basata sul nulla, anzi su una serie di falsità". Maroni ha annunciato quindi l'intenzione di tirare dritto, senza togliere il logo di Expo dalla locandina: "Abbiamo un accordo preciso con la società Expo 2015 da due anni e abbiamo agito nel pieno rispetto di questa intesa. Possiamo cambiare le regole ma non si può accusare la Regione Lombardia di averle violate", ha detto al Corriere, riferendo di essersi chiarito proprio con Loscertales.

I sentinelli invitano Pisapia

Il portavoce dei "Sentinelli", Luca Paladini, ha intanto invitato il sindaco Pisapia a partecipare al presidio "per dire che a Milano c'è un'idea inclusiva di società". "Che la Regione patrocini un convegno di stampo omofobo e antiscientifico è segno di una grave arretratezza di parte delle istituzioni e del Paese. Per questo diventa sempre più urgente l’inserimento dell’aggravante di omotransfobia nella Legge Mancino, che chiederemo con una grande mobilitazione che stiamo organizzando per il 14 febbraio 2015 in Piazza Duomo". Dopo un riuscito mailbombing alla società Expo, che si è smarcata dalla manifestazione e ha invitato la comunità gay a partecipare all'Expo, il movimento ha anche annunciato per i prossimi giorni due interrogazioni parlamentari sul tema.

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