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L’ex boss della ‘ndrangheta Rocco Papalia beccato a guidare senza patente: rischia i domiciliari

Rocco Papalia, 67enne ex boss della ‘ndrangheta considerato per anni il padrino di Buccinasco, in provincia di Milano, è stato sorpreso dai carabinieri mentre guidava senza patente l’auto della moglie. Adesso il 67enne, che ha scontato 25 anni di carcere, rischia di perdere la libertà vigilata e di finire agli arresti domiciliari.
A cura di Francesco Loiacono
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È stato considerato per anni il "padrino" di Buccinasco, soprannominata la "Platì del nord" a causa delle infiltrazioni della ‘ndrangheta. Ma adesso Rocco Papalia, tornato lo scorso anno nel comune del Milanese dopo aver scontato il suo debito con la giustizia, rischia gli arresti domiciliari per un'infrazione tutto sommato banale, almeno a confronto con la sua passata carriera criminale. La scorsa settimana l'ex boss di Buccinasco è stato infatti scoperto dai carabinieri mentre guidava senza patente l'auto della moglie. Anche se è uscito dal carcere – dopo avervi scontato 25 anni per omicidio, detenzione di armi, sequestro di persona e traffico di droga-, Papalia è infatti tuttora sottoposto al regime di libertà vigilata. Tra i vari divieti che gli sono stati imposti – tra gli altri, non si può allontanare da Buccinasco e deve rimanere in casa tra le 21 e le 7 – c'è anche quello di guida: al 67enne "ex boss" è stata infatti revocata la patente.

Papalia è stato multato per cinquemila euro

Lo scorso sabato però i carabinieri hanno fermato Papalia al volante dell'auto della moglie. Oltre a una pesante multa, pari a cinquemila euro, i militari hanno comunicato l'infrazione del 67enne al giudice di sorveglianza. Il magistrato potrebbe quindi decidere di revocare la libertà vigilata al 67enne, spedendolo agli arresti domiciliari. Sarebbe un passo indietro per Papalia, che nei mesi passati aveva dichiarato più volte di voler "essere dimenticato" – con tanto di polemiche col sindaco di Buccinasco, Rino Pruiti – e a cui la Corte d'Appello di Milano aveva revocato la sorveglianza speciale, non ritenendolo più socialmente pericoloso.

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