Italiano ucciso e fatto a pezzi in Thailandia, arrestata l’ex compagna
L'ex compagna di Giuseppe De Stefani, il 62enne italiano ucciso e fatto a pezzi in Thailandia, è stata arrestata. Rujira Iamlamai, 38 anni, è la principale sospettata del delitto assieme al suo amante francese, Amaury Rigaux, che era stato arrestato ieri sera. A riferire dell'arresto sono stati i media locali thailandesi, che hanno mostrato immagini della donna assieme alla polizia. Proprio sulla donna ricadrebbero le maggiori responsabilità del delitto: il suo amante, difatti, avrebbe scaricato la colpa su di lei, professandosi innocente. L'uomo, 34 anni, era stato fermato in una zona di campagna nella provincia del Kamphaeng Phet, non lontano da dove sono stati ritrovati i resti di De Stefani.
L'orrendo delitto scoperto lo scorso 19 gennaio
L'orrendo delitto era stato scoperto lo scorso 19 gennaio nei boschi di Phichit, nel nord del Paese asiatico, dove il 62enne De Stefani, infermiere in pensione originario di Chiavenna, in provincia di Sondrio, si era trasferito nel 2013 per raggiungere il figlio Luca. In Thailandia l'uomo aveva conosciuto la 38enne Iamlamai, con cui aveva iniziato una relazione che si era interrotta quando l'uomo aveva sorpreso la donna assieme all'amante francese. Il delitto sarebbe maturato per motivi economici: fin dall'inizio la coppia era stata sospettata dell'omicidio, anche perché nell'abitazione della 38enne erano stati trovati il passaporto di De Stefani e una lettera in cui lui accusava la donna di essere stata con lui solo per denaro. Dopo una fuga di circa due settimane i due principali sospettati del delitto sono stati arrestati: adesso si attendono sviluppi sulle dichiarazioni che l'ex compagna di De Stefano renderà alle autorità thailandesi.