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Intossicazione da monossido a Milano: cinque persone in ospedale

Cinque persone sono rimaste intossicate da monossido di carbonio nella notte a Milano e a Rho, nell’hinterland. Il primo episodio attorno alle 23.30: una mamma di 29 anni e la figlia di 4 sono state portate in codice giallo all’ospedale Niguarda e sottoposte alla camera iperbarica. Nel secondo caso a restare intossicati sono stati una mamma, un papà e la loro figlia di 22 anni.
A cura di Francesco Loiacono
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Paura nella notte a Milano e nell'hinterland per cinque persone, rimaste intossicate dal monossido di carbonio. Due gli episodi, sempre lo stesso il responsabile: il gas mortale, inodore e incolore, che si sprigiona da stufe mal funzionanti ed è dunque molto pericoloso soprattutto durante l'inverno. Il primo episodio si è verificato attorno alle 23.30 a Rho, vicino Milano. A chiedere l'intervento dei sanitari dell'Azienda regionale emergenza urgenza è stata una mamma di 29 anni, preoccupata perché la figlia di quattro anni non stava bene. Il personale sanitario, giunto sul posto, ha accertato che mamma e figlia erano rimaste intossicate dal monossido di carbonio. Le due sono state portate in codice giallo all'ospedale Niguarda di Milano, dove sono state messe nella camera iperbarica.

Il monossido fuoriuscito da stufe malfunzionanti

Il secondo episodio si è verificato invece a Milano, in un appartamento in via Imbriani. In questo caso però la coppia che vi abita si è presentata spontaneamente al Niguarda, dove i medici hanno riscontrato in entrambi i sintomi da intossicazione di monossido. A provocarla, stando alle prime ipotesi, sarebbe stata una stufa rotta nell'abitazione. Quando la coppia ha saputo a cosa era dovuto il loro malessere ha lanciato l'allarme: in casa era infatti rimasta la loro figlia di 22 anni. La ragazza è stata quindi prelevata da un'ambulanza inviata sul posto e trasferita anche lei all'ospedale. Nei due appartamenti in cui si è verificata la fuoriuscita di monossido sono intervenuti anche i vigili del fuoco.

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