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Incidente sul lavoro a Mornico al Serio, vicino Bergamo: morto un operaio di 34 anni

Simone Bergamaschi, operaio 34enne, è morto nella tarda mattinata di oggi a Mornico al Serio, in provincia di Bergamo. L’uomo, magazziniere alla Ravago Italia, che produce materiali plastici, sarebbe stato schiacciato da pesanti sacchi contenenti polimeri. Ancora da accertare la dinamica. Il cordoglio dei sindacati: “Nono infortunio mortale in provincia di Bergamo dall’inizio dell’anno”.
A cura di Francesco Loiacono
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Ancora una "morte bianca". L'ultima tragedia sul lavoro, la nona dall'inizio dell'anno nella provincia di Bergamo, è avvenuta nella tarda mattinata di oggi a Mornico al Serio, in una ditta che produce polimeri e materie plastiche, la Ravago Italia. A perdere la vita un operaio di 34 anni, Simone Bergamaschi. Il 34enne, nato a Romano di Lombardia e impiegato come magazziniere, stava lavorando in un capannone della ditta in via Baraccone quando, per cause ancora da accertare, è rimasto schiacciato da pesanti sacchi che si trovavano in cima a un bancale.

La dinamica esatta dell'incidente mortale non è ancora nota, e sarà accertata dagli inquirenti e dagli ispettori dell'Ats intervenuti sul luogo della tragedia. Ma i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil, che hanno diramato una nota dopo la tragedia, ipotizzano che il 34enne sia rimasto schiacciato da pesanti sacchi contenenti granuli di polimeri che si trovavano in cima a un bancale. La causa della morte è arresto cardiaco a seguito del trauma per lo schiacciamento.

Le condoglianze dei sindacati alla famiglia di Simone Bergamaschi

"Le organizzazioni sindacali confederali CGIL, CISL e UIL di Bergamo, unitamente ai sindacati di categoria FEMCA-CISL e FILCTEM-CGIL, esprimono innanzitutto le più sentite condoglianze alla famiglia del lavoratore che ha perso la vita – si legge nella nota diramata dai sindacati – È questo il nono infortunio mortale da inizio anno nella provincia di Bergamo (tenendo conto anche dei casi che hanno coinvolto residenti sul nostro territorio ma al lavoro fuori provincia), gli ultimi due, lo ricordiamo, a seguito della medesima causa, a luglio alla Magnetti Building di Carvico e ancora prima a maggio alla RBC di Presezzo".

“Siamo di fronte, ancora una volta, al mancato rispetto di norme di sicurezza o proprio alla mancanza di una cultura generale della sicurezza che, anche in caso di eventi accidentali, garantirebbe l’incolumità dei lavoratori” hanno aggiunto i sindacalisti. “Viene confermato così l’aumento drammatico degli infortuni (mortali e non) registrati nel 2017: Bergamo, purtroppo, si attesta quest’anno fra le provincie lombarde con il maggior numero di denunce (6.372 nei primi cinque mesi dell’anno, oltre a quelli mortali)”.

Dai sindacati è arrivato quindi l'appello a "investire instancabilmente in ogni luogo di lavoro sulla prevenzione, la cultura della sicurezza e la formazione. Serve un massiccio intervento di informazione e formazione, e una ancor più incisiva azione preventiva da parte degli organi competenti con un’intensificazione delle ispezioni. Non lasceremo nulla di intentato fino a quando la cultura della sicurezza non sarà patrimonio di tutti. Intendiamo rilanciare l’azione sindacale su questo tema, sia sul versante contrattuale che del rispetto delle normative di legge, già a partire dalla seconda Giornata della Sicurezza Territoriale in programma il prossimo 29 settembre”. Per la prossima settimana annunciata un’assemblea dei lavoratori, mentre ai vertici dell'azienda verrà chiesto un incontro per capire nei dettagli cosa sia accaduto.

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