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Incidente Saronno, l’unico superstite Luca: “Ditemi che i miei amici sono ancora vivi”

Dopo il tragico incidente di venerdì sera a Saronno, costato la vita a tre giovani, parla la mamma del 22enne alla guida dell’auto, unico superstite tra i suoi amici: “Mio figlio continuava a ripetermi ‘Dimmi che sono tutti vivi'”. Sia il 22enne sia il conducente del camion contro cui si è schiantata l’auto sono indagati per omicidio colposo.
A cura di Francesco Loiacono
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Da sinistra: Matteo Carnelli, Alessandro Masini e Davide Greco, i tre ragazzi morti nell'incidente a Saronno (Facebook)
Da sinistra: Matteo Carnelli, Alessandro Masini e Davide Greco, i tre ragazzi morti nell'incidente a Saronno (Facebook)

Una telefonata a tarda sera, di quelle che tutti i genitori temono come un incubo: "Mamma, è successa una cosa terribile…". Così, secondo quanto riporta il "Corriere della sera", il 22enne Luca C. venerdì sera ha avvisato sua madre del terribile incidente appena accaduto a lui e ai suoi tre amici: il 21enne Davide Greco, il 16enne Alessandro Masini e il 15enne Matteo Carnelli. Tutti, purtroppo, morti sul colpo nel tremendo impatto tra la Fiat Punto guidata da Luca e un camion, avvenuto sulla statale tra Solaro e Saronno, in provincia di Varese. Luca è l'unico superstite, oltre al conducente del camion rimasto praticamente illeso. Sull'ambulanza che l'ha portato all'ospedale Niguarda ha continuato a ripetere alla madre, nel frattempo giunta sul luogo dello schianto: "Mamma, ti prego, dimmelo: come sta Matteo? E Davide? E Alessandro? Dimmi che stanno bene… dimmi che sono tutti vivi…".

La mamma di Luca: Altri genitori non rivedranno più i loro figli, tragedia senza senso

Luca, che nello schianto ha riportato diverse fratture ma se la caverà con 30 giorni di prognosi, non si è probabilmente reso conto di quanto avvenuto e ha capito realmente cosa fosse accaduto ai suoi amici solo in seguito. Secondo quanto affermato dalla madre del giovane, venerdì sera si era offerto lui di accompagnare gli altri tre amici a Solaro per una festa di 18 anni. Lui dopo averli accompagnati sarebbe tornato a casa. Poi lo schianto, sulla cui dinamica indaga la procura di Busto Arsizio. I magistrati dovranno capire se Luca abbia effettuato una inversione a u, come emerso in un primo momento, o se come riferito dalla madre sia entrato in un distributore di benzina per poi invertire il senso di marcia. Sia il 22enne sia il conducente del camion, un 26enne, sono indagati per omicidio colposo. La sensazione è che un'eventuale condanna servirà a poco, di certo non a lenire il dolore dei genitori degli altri ragazzi: "Luca c’è ancora, è vivo. Ma gli altri non ci sono più – ha detto la madre del ragazzo – Altri sei genitori non rivedranno più i loro figli. È una tragedia enorme a cui io non riesco a trovare un senso. Forse l’unico è quello del monito. Occorre guidare con attenzione, con prudenza: vale per chiunque".

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