Incidente mortale a Cremona: il conducente era senza patente, i migranti viaggiavano in piedi

Il conducente era senza patente, perché gli era stata revocata nel 2014. E i passeggeri del furgone viaggiavano in piedi nel cassone, senza finestrini. Emergono ulteriori dettagli sul gravissimo incidente avvenuto ieri pomeriggio tra Trigolo e Soresina, nel Cremonese, nel quale sono morte due persone. Una delle vittime è proprio l'autista del Fiat Ducato, un cittadino egiziano di 32 anni. L'uomo guidava senza patente: gli era infatti stata revocata nel 2014 perché era risultato positivo agli stupefacenti. La seconda vittima è invece uno degli otto richiedenti asilo che viaggiavano nel furgone, un ragazzo senegalese di 23 anni. I migranti, ospitati in una comunità di Soresina gestita dalla cooperativa Hope, viaggiavano in condizioni precarie: erano in piedi, senza cinture di sicurezza e con poca circolazione d'aria fresca. Il furgone che li stava trasportando, infatti, non aveva posti a sedere ed era sprovvisto di finestrini nella parte posteriore.
Secondo quanto accertato dalla polizia stradale, i richiedenti asilo stavano tornando a Soresina dopo essere stati a Trigolo, dove erano stati impiegati per mettere in un container dei capi d'abbigliamento dismessi. Non è però chiaro l'inquadramento di questo lavoro: l'attività è infatti risultata essere estranea a quella della comunità d'accoglienza e sembra che i migranti fossero stati reclutati direttamente dal conducente del furgone. Sulla strada del ritorno il Ducato è uscito fuori strada, ribaltandosi e finendo in un fossato. Non è chiaro se all'origine della sbandata ci sia stata una distrazione del conducente o l'improvviso scoppio di uno pneumatico. Fatto sta che l'impatto è stato violentissimo: per il 32enne e il 23enne non c'è stato niente da fare, mentre altre quattro persone, sempre richiedenti asilo che viaggiavano in condizioni precarie, sono rimaste ferite. Una tragedia che sicuramente poteva essere evitata.