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Inchiesta Expo, la procura generale ricorre contro il proscioglimento di Sala per abuso d’ufficio

La procura generale di Milano ha depositato alla Corte d’Appello il ricorso contro il proscioglimento dell’ex commissario unico di Expo, Giuseppe Sala, attuale sindaco di Milano, per concorso in abuso d’ufficio. L’accusa si riferisce all’appalto per la fornitura di seimila alberi per il sito che ospitò l’Esposizione universale: secondo i sostituti procuratori generali l’affidamento diretto della fornitura costituirebbe una violazione del Codice degli appalti. Sala era stato prosciolto lo scorso marzo: adesso la Corte d’appello dovrà decidere se confermare il proscioglimento o rinviarlo a giudizio.
A cura di Francesco Loiacono
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La decisione era annunciata da tempo e, prima del termine previsto per domani, mercoledì 13 giugno, è arrivata: la procura generale di Milano ha depositato alla Corte d'Appello il ricorso contro il proscioglimento dell'ex commissario unico di Expo, Giuseppe Sala, attuale sindaco di Milano, per l'accusa di concorso in abuso d'ufficio. Si tratta di una delle due tranche dell'inchiesta sull'Esposizione universale in cui l'attuale primo cittadino di Milano è rimasto coinvolto. Nello specifico, le ipotesi di reato riguardavano l'affidamento diretto, senza gara, alla ditta Mantovani spa della fornitura di seimila alberi per il sito di Rho-Pero che ha ospitato l'Expo da maggio a ottobre 2015. Per la stessa accusa di concorso in abuso d'ufficio la procura generale, che aveva avocato le indagini, aveva chiesto il processo anche per l'ex manager di Expo Angelo Paris. Lo scorso marzo però il giudice per l'udienza preliminare di Milano, Giovanna Campanile , aveva prosciolto sia Sala sia Paris. Nelle motivazioni, depositate a fine maggio, il giudice aveva scritto che "nessuna delle violazioni di legge indicate dall'accusa ha trovato conferma alla luce di valutazioni in punto di diritto o di fatto", aggiungendo che non si può ravvisare alcuna violazione perché l'operato di Giuseppe Sala "ha trovato pieno riscontro nelle determinazioni del Cda" di Expo.

Secondo la procura Sala ha violato il Codice degli appalti

Dopo il deposito delle motivazioni la procura generale ha però deciso di fare ricorso: secondo i sostituti pg di Milano Vincenzo Calia e Massimo Gaballo Sala, in qualità di amministratore delegato e commissario di Expo, avrebbe travalicato i limiti dei suoi poteri di deroga, violando in sostanza l'articolo 57 del Codice degli appalti, che prevede già delle deroghe. La "deroga della deroga" messa in  atto da Sala avrebbe violato, secondo i magistrati, la normativa italiana ed europea in materia. Il "dolo" compiuto da Sala nell'abuso d'ufficio, inoltre, sarebbe stato secondo la procura intenzionale. Adesso spetterà alla Corte d'appello decidere se confermare il proscioglimento per Sala o rinviarlo a giudizio: il sindaco è già a processo per falso ideologico e materiale in un'altra tranche dell'inchiesta su Expo, quella che riguarda la nomina dei commissari di gara per l'appalto più importante dell'Expo, la Piastra dei servizi.

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