In Lombardia 88.968 casi di Coronavirus e 16.112 morti: in calo i malati e le persone ricoverate
Nuovo bollettino sull'emergenza Coronavirus in Lombardia di oggi, domenica 31 maggio. Il totale complessivo dei casi positivi dall’inizio della pandemia a oggi è arrivato a 88.968: 210 i casi in più nelle ultime 24 ore sui 12.427 tamponi effettuati, per un rapporto positivi/tamponi dell'1,7 per cento. In totale i tamponi effettuati in Lombardia ammontano a 753.874. Cala di 813 unità il numero degli attualmente positivi al virus, pari a 20.996. In calo anche i pazienti ricoverati in terapia intensiva (sono 170, due in meno rispetto a ieri), e di quelli ricoverati con sintomi più lievi in ospedale (sono 3.131, 176 in meno). In aumento invece il numero di pazienti guariti e/o dimessi (51.860, in aumento di 990) e purtroppo anche il numero di decessi: 33 nelle ultime 24 ore, per un totale complessivo che è ormai arrivato a 16.112 dall'inizio della pandemia, almeno per ciò che riguarda i dati ufficiali.
I contagi nelle province lombarde
La provincia più colpita della Lombardia resta quella di Milano, dove sono arrivati a 23.076 i casi accertati (+32). A Milano città l'incremento è stato di 13 casi, per un totale di 9.788. A Bergamo i casi sono complessivamente 13.366 (+43), a Brescia 14.768 (+44), a Como 3.853 (+13). In provincia di Cremona 11 nuovi casi, per un totale di 6.459, in provincia di Lecco 2.743 casi complessivi (+7), mentre in provincia di Lodi i casi totali sono 3.474 (+6). A Mantova 3.357 casi (+12), in provincia di Monza e Brianza 5.518 (+4). Dieci casi in più nel Pavese (5.338 quelli totali), tre in più a Sondrio (1.463 totali) e 25 in più a Varese (3.619 casi totali). Altri 1.934 casi sono in corso di verifica.
La prossima settimana l'incognita della riapertura
Con questi numeri la Lombardia affronta la settimana entrante, che dovrebbe consentire a tutti i lombardi, a partire dal 3 giugno, di uscire dalla propria regione per raggiungere altre mete nel resto d'Italia (e anche in altri Paesi europei che si apprestano a riaprire i confini). Non mancano i dubbi di chi suggerisce di usare maggiore cautela per la regione d'Italia che continua a essere la più colpita dalla pandemia. Lo stesso assessore al Welfare Giulio Gallera aveva parlato dell'8 giugno (e non del 3) come della data più importante e significativa per capire l'effetto delle riaperture delle varie attività economiche del 4 e del 18 maggio scorsi.