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Il triste primato di Milano: è la città più pericolosa d’Italia

Lo dice una classifica del Sole 24Ore stilata sulla base delle statistiche del Ministero dell’Interno: nel 2013 a Milano sono stati denunciati 8mila e 300 reati per 100mila abitanti: il 2,3 per cento in più rispetto al 2012. Roma al quinto posto di reati denunciati per abitanti, Napoli quarantunesima.
A cura di Francesco Loiacono
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Milano si conquista un triste primato: è la città col maggior numero di reati denunciati in Italia. La classifica, relativa al 2013, è stata pubblicata lunedì dal Sole 24Ore rielaborando dati del Ministero dell'Interno. Il capoluogo lombardo ha il poco invidiabile record di 8mila e 300 reati per 100mila abitanti, il 2,3 per cento in più rispetto al 2012. Per fare un confronto con altre realtà metropolitane importanti, basti pensare che nella stessa classifica Roma è al quinto posto con 6400 reati per 100mila abitanti, mentre Napoli è al quarantunesimo, con 4370 reati per 100mila abitanti. In termini assoluti è Roma la città con più reati denunciati nel 2013: 276mila circa contro i 265mila di Milano. Un dato da considerare però alla luce di un elemento: la Capitale ha più del doppio degli abitanti di Milano.

Milano è la città più pericolosa d'Italia

Nei singoli indicatori della classifica, che considerano le varie tipologie di reati, si evidenzia a Milano un aumento delle rapine (155 ogni 100mila abitanti, più 4 per cento) e dei borseggi (845, ancora più 4 per cento). Dal ministero però arriva anche una lettura in chiave positiva: l'aumento delle denunce potrebbe essere legato a un incremento della consapevolezza dei cittadini su alcune tipologie di reato, come ad esempio le frodi.

In totale sono stati quasi 2,9 milioni i delitti denunciati in Italia nel 2013, in crescita del 2,6% rispetto al 2012. Aumentato anche (in misura superiore rispetto ai reati) il numero delle persone denunciate o arrestate: da 935mila del 2012 a circa 980mila dello scorso anno (più 4,6 per cento): il ministero sottolinea come questo dato sia indice del successo dell' azione di contrasto. Resta stabile invece il dato relativo ai delitti volontari consumati: il numero da anni è fermo intorno a quota 500-530. Quanto al trend delle altre categorie di reati, le rapine come numero (44mila) si mantengono in linea con l' incremento medio (più 2,6 per cento), mentre crescono di oltre il 10 per cento gli "autori" arrestati o denunciati. Stazionario il numero di scippi, circa 20mila, e in calo quello dei furti d'auto, 123mila, mentre sono aumentati del 12 per cento circa i borseggi (166mila) e del 6 per cento i furti nelle case (a quota 251mila). Alle spalle di Milano è Rimini ad avere il numero più alto di reati in relazione alla popolazione (oltre 8mila delitti ogni 100mila abitanti, contro una media di 4.756). Le province dove invece i reati denunciati in rapporto ai residenti sono al livello più basso sono tutte al Sud: Benevento, Matera, Oristano, Enna (sotto quota 2.500).

Analizzando le singole tipologie di reato, nelle rapine si mette in evidenza Napoli (con 270 casi ogni 100mila residenti, quasi il quadruplo della media nazionale), che ha anche il record per volume: con 8415 casi surclassa Milano e Roma, entrambe in area negativa come molti grandi centri. In quanto a furti nelle abitazioni la provincia meno sicura è quella di Asti: quasi mille furti in casa ogni centomila abitanti (oltre il doppio della media nazionale, 414).

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