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Il trattamento “Fantasy” è sesso a pagamento: centro massaggi chiuso a Brescia

Un centro massaggi di Brescia è stato chiuso e sequestrato dalla guardia di finanza. Il trattamento che andava per la maggiore tra i numerosi clienti era il massaggio “fantasy”, dietro cui si nascondevano prestazioni sessuali a pagamento. Denunciati per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione i due coniugi titolari della struttura.
A cura di Francesco Loiacono
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Una delle stanze del centro massaggi chiuso per prostituzione
Una delle stanze del centro massaggi chiuso per prostituzione

I numerosi clienti che frequentavano un elegante centro massaggi bresciano chiedevano, per lo più, il trattamento "fantasy". Dietro cui, senza troppa fantasia, si nascondevano in realtà delle prestazioni sessuali a pagamento. A scoprirlo sono stati i militari della guardia di finanza di Brescia, grazie a una lunga indagine coordinata dalla locale procura della Repubblica. L'inchiesta ha preso avvio nel novembre del 2017, ma ha riguardato anche gli anni precedenti. I finanzieri hanno scoperto che, fin dal 2015, numerose ragazze, italiane ma soprattutto straniere, tutte regolari, hanno lavorato nel centro, che era in pratica una casa d'appuntamenti con tanto di elegante sala d'aspetto e stanze arredate con petali di rosa sui letti. Le "massaggiatrici" consegnavano il 50 per cento del loro compenso ai due responsabili della struttura, due coniugi italiani che sono stati denunciati per i reati di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.

Il centro massaggi è stato chiuso e sequestrato. Al suo interno è stata trovata anche una copiosa documentazione extra-contabile, sulla quale erano annotati incassi giornalieri di gran lunga superiori a quelli contabilizzati. Di conseguenza sono scattati approfonditi controlli, tuttora in corso, sia sul versante
fiscale, sia in materia di lavoro nero. Le indagini sono state chiuse un mese fa, dopo che le Fiamme gialle non hanno trovato riscontri sull'eventuale presenza di un'organizzazione criminale dietro il giro di ragazze che prestava servizio nella struttura.

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