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Il sindaco di Milano Sala registra i bimbi di quattro famiglie arcobaleno, figli di due mamme

Il sindaco di Milano Beppe Sala ha registrato ieri per la prima volta all’Anagrafe cittadina i figli di quattro famiglie arcobaleno: “Ho fatto questa scelta perché intendo tutelare i diritti di tutte le famiglie, di tutti i genitori e di tutti i bambini che nascono nella nostra città”, ha detto Sala nel corso della cerimonia pubblica a Palazzo Marino. Nove i bimbi figli di due mamme che si sono visti riconosciuti come figli di entrambi i genitori.
A cura di Francesco Loiacono
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Il sindaco di Milano Beppe Sala con le famiglie arcobaleno
Il sindaco di Milano Beppe Sala con le famiglie arcobaleno

Con una cerimonia pubblica a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, il sindaco del capoluogo lombardo Beppe Sala ha registrato ieri per la prima volta all'Anagrafe i figli di quattro famiglie arcobaleno: "Ho fatto questa scelta perché intendo tutelare i diritti di tutte le famiglie, di tutti i genitori e di tutti i bambini che nascono nella nostra città – ha affermato il primo cittadino – Milano prosegue senza esitazione nel riconoscimento dei diritti civili ai propri cittadini, consapevole di essere una città che vive appieno il suo presente per guardare con orgoglio al suo futuro". Ad aprire la strada alla decisione del sindaco di Milano era stata la sua collega di Torino, la Cinque stelle Chiara Appendino, che ad aprile aveva registrato per la prima volta in Italia un bambino come figlio di due madri. È la stessa situazione di Eric Manfredi e di Teresa, due neonati venuti al mondo a Milano il 2 e 3 giugno scorsi, di Edda, Teo e Zeno, tre gemellini nati a febbraio e di Margherita, Giorgio, Antonio e Raffaele, nati a Milano tra il 2002 e il 2009. Sono loro i primi figli delle famiglie "arcobaleno" ufficialmente iscritti all'Anagrafe di Milano: "Questi bambini sono figli di due mamme e per questo nell’atto compaiono entrambe – ha spiegato Sala – Insieme all’iscrizione del nome della prima mamma, infatti, sul medesimo atto ho sottoscritto l’annotazione del nome della seconda mamma che ha riconosciuto il bambino".

A questi primi nove bambini ne seguiranno presto degli altri: sono già una quindicina le famiglie arcobaleno, formate da due madri, che hanno chiesto di vedersi riconosciute entrambe come genitori dei loro figli. Più complicato resta l'iter per le coppie formate da due papà, per le quali il sindaco sta aspettando indicazioni dal governo. Arriveranno? Difficile capirlo, dal momento che tra i ministri c'è anche quel Lorenzo Fontana che aveva detto che le famiglie arcobaleno non esistono. La forma della cerimonia pubblica scelta da Sala è stata anche una maniera per rispondere a queste affermazioni: "È chiaro che vogliamo dare un messaggio politico e sociale, ma soprattutto vogliamo rappresentare la mentalità milanese – ha detto il sindaco –  Ho visto giustamente il governo fiero di essere populista. Ebbene, io sono fiero di rappresentare questo modo di essere milanese. C'è un'evoluzione della società, dobbiamo fare la nostra parte. Milano vuole essere città aperta e contemporanea che riconosce i diritti di tutti. A Milano, nel rispetto di tutti, si può essere tutti uguali".

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